Riassunto analitico
INTRODUZIONE: I fattori ambientali, sia climatici che di qualità dell’aria, possono influenzare la gravità e la frequenza delle crisi dolorose vaso-occlusive (VOC) e della sindrome toracica acuta (ACS), che costituiscono le due maggiori cause di ospedalizzazione dei pazienti affetti da drepanocitosi. Lo scopo di questo studio multicentrico retrospettivo è di trovare una correlazione tra i fattori ambientali e il numero di accessi ospedalieri dei pazienti presso i centri di Oncoematologia Pediatrica di Modena e Reggio Emilia, Parma, Padova e Monza. METODI: I dati climatici e di qualità dell’aria giornalieri sono stati ottenuti dalle Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale (ARPA) in un periodo di tempo di quattro anni, dal 2011 al 2015. L’effetto dei fattori ambientali sul rischio di ospedalizzazione è stato valutato durante i dieci giorni che hanno preceduto la crisi, escludendo il giorno stesso dell’evento. L’analisi dei dati è stata condotta utilizzando modelli non lineari a lag distribuiti, basati su regressioni di Poisson, usando librerie specifiche del software statistico R, metodologia migliore per descrivere associazioni non lineari oppure ritardate, con un approccio multivariato. Dallo studio sono stati esclusi gli accessi ospedalieri in cui la crisi era stata causata da un processo infettivo. RISULTATI: è stato osservato un aumento del rischio relativo di ospedalizzazione per bassi valori di temperatura massima a lag 3 e per alti valori negativi di differenza di temperatura tra un giorno e quello precedente, da lag 2 a lag 4. Per i picchi di temperatura massima e minima non è stata trovata una significativa correlazione, anche se si è osservato un aumento del rischio relativo a lag 8-9 per valori molto alti di T max; un aumento del rischio relativo di ricovero è stato osservato anche per le grandi e piccole escursioni termiche a lag 2,3. Bassi valori di pressione media a lag 4 sono stati associati con un aumento del rischio relativo di ospedalizzazione. Per quanto riguarda l’umidità, si è osservato un aumento significativo del rischio relativo di ricovero per valori molto bassi di umidità minima a lag 1,2; non sono state trovate, però, correlazioni significative con la velocità del vento. È stata osservata una possibile associazione a lag 4,5 tra l’aumento del rischio di complicanze e alti livelli di ozono. CONCLUSIONI: lo studio mostra che le basse temperature, i rapidi cambiamenti di temperatura e le condizioni metereologiche negative (come bassi valori di pressione) aumentano significativamente il rischio di sviluppare eventi acuti (VOC e ACS). Sulla base di ciò, si conclude che gli improvvisi cambiamenti climatici possono rappresentare un fattore di rischio ambientale per i pazienti affetti da drepanocitosi.
|
Abstract
BACKGROUND: Weather conditions and air pollution could affect the severity and frequency of painful vaso-occlusive crisis (VOC) and acute chest syndrome (ACS), which are the two main causes of hospitalization for sickle cell patients. The aim of this multicentric, retrospective study, was to find a correlation between environmental factors and the number of hospital admissions of these patients at the Pediatric Onco Hematology Centers of Modena-Reggio Emilia, Parma, Padova and Monza.
METHODS: the daily meteorological and air quality data were obtained from Environmental Regional Agencies during a four years period, from 2011 to 2015. The effect of environmental factors on the hospitalization’s risk was assessed on the first day preceding the crisis up to ten days before. Statistical analysis was performed using a distributed lag non-linear model, based on Poisson regression, in order to describe non-linear relationships and delayed effects. Hospitalizations with proven infectious diseases as the cause of VOC were excluded from the study
RESULTS: a statistically significant increase in the relative risk (RR) of hospital admission at lag 3 was observed at low values of maximum temperature and from lag 2 to 4 for high negative values of temperature difference from the previous day. At high mean and minimum temperatures there was no statistically significant correlation; however, an increase of the RR of admission was observed at lags 8,9 for high values of T max. An increase of the RR of admission was also found both for small and big changes in temperature range at lags 2,3. Low average pressure values at lag 4 were associated with an increase in the RR of hospital admission, as well as for low values of minimum humidity at lags 1,2. No correlations were found between the RR of hospitalization and wind. A possible association at lags 4,5 between increased risk of complications and high ozone values was observed.
CONCLUSIONS: this study shows that low temperatures, rapid temperature changes and bad weather conditions (such as low pressure values) can significantly increase the risk of the two main acute events: VOC and ACS. In conclusion, sudden climate changes may represent an environmental risk factor for SCD patients.
|