Riassunto analitico
La presente tesi tratta il tema della scuola come mezzo per garantire il benessere degli alunni; in particolare, essa si concentra sul contesto della scuola in ospedale e di una scuola dell’infanzia in cui promuovere lo sviluppo di un ambiente inclusivo come strumento per garantire il benessere di un alunno con disabilità. Il primo capitolo affronta il tema del benessere, cercando di definirlo anche in relazione al concetto di salute. Nel secondo capitolo vengono approfonditi i principali fattori che determinano il raggiungimento del benessere del bambino a scuola, in particolare del bambino in situazione di disabilità. Vengono infatti analizzati i concetti di integrazione e inclusione anche alla luce delle direttive ministeriali. Si cerca di rispondere alla domanda: “Quand’è che un bambino sta bene a scuola?”, attribuendo la giusta rilevanza alla costruzione di un clima positivo in classe e all’instaurarsi di relazioni di vicinanza, sia con i docenti che con i compagni. Per quanto riguarda le relazioni tra pari, si trattano anche alcune metodologie didattiche che possono aiutare a favorire lo sviluppo di relazioni positive e empatiche nel contesto classe. Successivamente viene sottolineata l’importanza dello spazio educativo, come strumento che può contribuire alla costruzione del benessere del bambino, con le relative implicazioni. Si attribuisce importanza anche al tema delle emozioni e alla loro gestione. Infine, si parla della biologia come disciplina che può favorire l’inclusione. Il terzo capitolo analizza il contesto della scuola in ospedale, definendo l’importanza della sua presenza all’interno dei reparti pediatrici, la sua storia anche in riferimento alla normativa. La sua funzione principale è quella di garantire una continuità con la vita del bambino all’esterno di pediatria: una vita in cui egli è libero di uscire, di muoversi, in cui frequenta la scuola e dove non ci sono adulti che lo manipolano per curarlo. Si parla anche di come i bambini percepiscono la malattia, punto di partenza per costruire un percorso didattico che lo aiuti a superare le sue paure e riesca a costruire il benessere in corsia. Di fondamentale importanza sono le relazioni che si instaurano nel contesto ospedaliero, sia con gli operatori (sanitari e non), sia con gli altri bambini ricoverati. Il capitolo tratta anche le diverse tipologie di attività didattiche che possono essere utilizzate in questo tipo di scuola con i relativi benefici per il discente. Anche nel contesto ospedaliero assume estrema rilevanza lo spazio, che qui deve essere accogliente, deve stimolare chi ci entra a rimanervi. Il quarto capitolo riporta la descrizione e l’analisi di due esperienze di tirocinio: una svolta presso una scuola ospedaliera della regione Emilia-Romagna, una realizzata presso una scuola dell’infanzia parificata. Entrambe le esperienze di tirocinio implementano un percorso didattico sullo stesso argomento in modo da identificare le differenze e le analogie nella progettazione e nei risultati ottenuti. In particolare, vengono analizzate le caratteristiche dei due contesti in cui si è svolto il progetto di tirocinio, le diverse attività proposte con le relative conclusioni e riflessioni finali.
|