Riassunto analitico
Il Cooperative Learning è un metodo didattico che prevede la cooperazione tra bambini che sono inseriti all’interno di un gruppo di lavoro e hanno un obiettivo comune che devono raggiungere. Si tratta di un approccio all’insegnamento-apprendimento che si distacca dalla classica lezione frontale. La caratteristica di questo metodo di lavoro consiste nel fatto che gli alunni all’interno del gruppo sviluppano numerose abilità che consentiranno loro di migliorare sia dal punto di vista cognitivo sia dal punto di vista emotivo-relazionale. Infatti, ogni soggetto all’interno del gruppo è responsabile del raggiungimento dell’obiettivo e, al fine di conseguirlo, è importante che si impegni e dia il suo contributo. Lo stesso faranno tutti i membri del gruppo, mettendo in atto una vera e propria cooperazione. Un’ulteriore caratteristica risiede nello sviluppo di abilità pro-sociali: queste devono essere insegnate precedentemente all’attuazione del Cooperative Learning e poi verranno consolidate durante il compito. Questo poiché all’interno del gruppo, ogni membro deve imparare ad affidarsi ai compagni accogliendo i diversi contributi che portano, spronandoli nella collaborazione, aiutandoli in caso di difficoltà, prestando loro ascolto e occasione di confronto e sostenendosi a vicenda. Ma è possibile che queste abilità pro-sociali possano nascere e crescere all’interno di un gruppo di lavoro, senza che prima i bambini non abbiano potuto farne esperienza? E ancora, se è vero che il Cooperative Learning è un metodo per favorire l’apprendimento del soggetto, può diventare un mezzo per rinforzare le abilità pro-sociali? In questo elaborato verrà presentato il percorso fatto in una classe di una scuola primaria, in cui per la prima volta è stato proposto il Cooperative Learning come metodo di apprendimento e mezzo di sviluppo delle abilità pro-sociali. Nel primo capitolo vengono presentate le abilità pro-sociali e come queste si sviluppano all’interno della classe. In particolare, come creare un clima inclusivo e accogliente nella classe, dedicando attenzione sia alla relazione tra alunno e insegnante, sia alle relazioni che possono nascere tra gli allievi, spostando il focus sul mezzo che per eccellenza favorisce la nascita di relazione, ovvero la conversazione. Successivamente vengono presentate le abilità pro-sociali e il loro ruolo all’interno dell’apprendimento. Il secondo capitolo riporta quanto di più preciso e approfondito riguardo il tema del Cooperative Learning. Nella prima parte del capitolo viene fornita una definizione del metodo e vengono analizzati i fondamenti teorici. Nella seconda parte viene lasciato più spazio all’aspetto pratico, in quanto viene indicato come creare i gruppi al fine che siano il più funzionali possibile. Infine, nella parte conclusiva del capitolo viene presentato il ruolo del Cooperative Learning all’interno della pratica dell’inclusione. Nel terzo capitolo si riportano i contributi didattici presenti all’interno delle Indicazioni Nazionali, relativamente al tema della pro-socialità e del Cooperative Learning. Gli ultimi due capitoli si dedicano alla restituzione di due progetti attuati all’interno della scuola primaria durante il periodo di tirocinio. In particolare, nel quarto capitolo viene presentato il progetto di tirocinio che ha avuto come focus il miglioramento del livello di attenzione attraverso la messa in atto del Cooperative Learning. Nell’ultimo capitolo viene presentato il percorso didattico svolto parallelamente al progetto di tirocinio, in cui sono stati osservati due gruppi durante lo svolgimento di attività per verificare come si sviluppavano le abilità pro-sociali all’interno del gruppo.
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