Riassunto analitico
Introduzione
Il costante rinnovamento e riparo dell’epitelio corneale è garantito dalla presenza di cellule staminali limbari situate al limbus, stretta zona di confine tra la cornea e la congiuntiva bulbare. Gravi lesioni, come causticazioni chimiche, possono provocare un deficit di cellule staminali limbari (LSCD), compromettendo l’integrità e le capacità rigenerative di tale epitelio. In questo studio si vuole illustrare l'esperienza clinica presso la Struttura Complessa di Oftalmologia del Policlinico di Modena, i cui obiettivi sono: ripristino del fenotipo e dell’integrità dell’epitelio corneale danneggiato da ustioni chimiche, mediante autotrapianto di cellule staminali epiteliali limbari (LESCs) coltivate in vitro e successiva valutazione dell’ efficacia a breve termine in vivo di Bevacizumab (anticorpo monoclonale umanizzato anti-VEGF) nel trattamento delle eventuali neovascolarizzazioni limbari, possibili cause di fallimento del trapianto autologo di LESCs.
Metodi
Due pazienti con esiti di causticazione chimica corneale e relativo deficit di cellule staminali limbari (LSCD) unilaterale totale sono stati sottoposti a trapianto di cellule staminali limbari autologhe coltivate in vitro. I risultati sono stati valutati clinicamente in base al miglioramento dell' obiettività e dell’acuità visiva. Il primo dei due pazienti è stato trattato con tre iniezioni sottocongiuntivali di Bevacizumab a distanza di 2, 3 e 14 mesi dall’ autotrapianto di LESCs, per contrastare la progressiva neovascolarizzazione (NV) corneale post-trapianto.
Risultati
Nel primo paziente trattato si è osservato il rinnovamento dell’epitelio corneale con miglioramento dell'obiettività e parziale recupero dell’acuità visiva da visus moto mano iniziale a CDVA pari a 3/50. Le iniezioni sottocongiuntivali di Bevacizumab hanno trattato la NV corneale con successo, favorendo il ripristino di una cornea regolare, trasparente, senza NV tranne nel settore nasale superiore in un follow-up di 30 mesi post-trapianto. Il secondo paziente trattato ha mostrato riepitelizzazione corneale nei primi dieci giorni dal trapianto, miglioramento dell'obiettività clinica e acuità visiva immodificata rispetto al pre-operatorio con CDVA pari a 1/20. Risultati mantenuti stabili in un follow-up di 6 mesi post-intervento.
Conclusioni
Nei pazienti con LSCD unilaterale totale da causticazioni chimiche, l’autotrapianto di cellule staminali limbari coltivate in vitro è una tecnica chirurgica di successo per la rigenerazione della superficie oculare. Le iniezioni sottocongiuntivali di Bevacizumab contrastano la NV corneale, evitando il fallimento del trapianto, senza provocare evidenti effetti collaterali all'epitelio corneale.
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