Riassunto analitico
La tesi si occupa del tema del fine vita; il punto centrale della trattazione riguarda la possibilità di ritenere la vita come un bene disponibile o indisponibile, se sia possibile aversi oltre ad un diritto alla vita anche un diritto alla morte e se quest’ultimo possa essere consumato con dignità. Il nostro discorso apre con il consenso ai trattamenti terapeutici; consenso dovuto ed obbligatorio per ogni fase del procedimento, in virtù del principio di autodeterminazione di cui ogni individuo gode. Nel secondo capitolo viene trattato il tema della morte mediamente assistita per tutti coloro che versano in situazioni irreversibili, sottoposti a gravi disagi, sia fisici che psichici. Il terzo capitolo volge uno sguardo ad altri paesi, con legislazioni diverse da quella italiana ed innovative in merito al tema di fine vita (si pensi al fatto che si tratterà anche dell’ordinamento Belga, il quale ha di recente introdotto l’eutanasia anche per i minori). L’interazione con il diritto penale si sviluppa in merito alle due fattispecie di reato che possono configurarsi: omicidio del consenziente e/o istigazione o aiuto al suicidio, portando ad esempio alcuni celebri casi giurisprudenziali. Da ultimo è stata data rilevanza alla giurisprudenza italiana recente con la legge n.219 del 2017 in tema di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento. La trattazione conclude con uno sguardo al referendum che l’Associazione Luca Coscioni ha proposto, nel 2022, con l’obiettivo di liceizzare l’eutanasia.
|