Riassunto analitico
Il diritto del lavoro è sempre stata una materia oggetto di una costante evoluzione che, al pari dei mutamenti sociali, ha subito nell’ultimo secolo notevoli ed innumerevoli cambiamenti. L’aggravarsi della crisi economica, ha indotto il Governo,a varare un pacchetto contenente una serie di misure, per contrastarne gli effetti che hanno colpito soprattutto le giovani generazioni. È con la L. 28-06-2012 n.92, la cd. Legge Fornero in “materia di lavoro e ammortizzatori sociali’’, che vengono apportate numerosissime modifiche alla disciplina del lavoro allo scopo di realizzare un mercato del lavoro dinamico, in grado di creare occupazione riducendo il tasso di disoccupazione, improntato sul modello europeo della ‘’flexicurity’’,basato sulla garanzia di maggiori tutele sul mercato e sull’alleggerimento delle tutele nel rapporto di lavoro. Il più recente intervento in materia,è quello emanato nel marzo del 2014 dal nuovo Governo presieduto da Matteo Renzi, il cd. Jobs Act (composto da due distinti provvedimenti, il D.L. 20-3-2014 conv. in L. 16-5-2014, n.74 , e una legge delega n. 183/2014) contenente una serie di interventi che si ispirano al modello europeo della ‘’flexicurity’’. La delega più importante interessa la revisione delle tipologie contrattuali,caratterizzata dal modello delle tutele crescenti con l’aumentare dell’anzianità lavorativa;ciò allo scopo di favorire l’inserimento nel mercato del lavoro, rendendo idoneo il tipo contrattuale alle attuali esigenze del nuovo contesto occupazionale e produttivo. Anche a livello comunitario sono state promosse una serie di iniziative per combattere la disoccupazione giovanile, in ultimo la ‘’Garanzia Giovani’’.
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