Riassunto analitico
Negli ultimi anni nella Provincia di Modena si è assistito ad un calo della copertura vaccinale (riferita alle vaccinazioni obbligatorie): nel 1997 raggiungeva il 98.0%, mentre nel 2014 si è arrivati ad una copertura del 94.7%, con un calo netto del 3.3%, di cui 1% solo nell'ultimo anno. Anche se attualmente la problematica non risulta rilevante ai fini della herd immunity, se il trend dell'aumento del numero di genitori che decidono di non aderire al piano vaccinale dovesse mimare quello degli ultimi anni, nel giro di poco tempo di assisterà ad un calo tale della copertura vaccinale da scendere sotto i tassi critici, fatto che causerà la ricomparsa di malattie ritenute attualmente estremamente rare da contrarre. Il problema risulta dunque rilevante rispetto ai possibili rischi per la salute della popolazione. Nello studio, condotto tra novembre 2014 e giugno 2015, sono stati adottati due approcci di ricerca: quantitativo e qualitativo. Il primo, basato sulla compilazione di un questionario cartaceo, era rivolto alla popolazione generale dei genitori dei bambini di età compresa tra gli 0 ed i 6 anni, reclutati indipendentemente dalla scelta vaccinale. Gli obiettivi, in questa fase dello studio, sono stati principalmente tre: analizzare come viene percepito il piano vaccinale obbligatorio, esplorare quali siano le opinioni dei genitori sulle vaccinazioni e qual è il rapporto tra genitore ed operatore sanitario nell'ambito del setting vaccinale. Nella parte finale del questionario sono state indagate alcune caratteristiche socio demografiche delle famiglie. L'approccio di ricerca qualitativo, in forma di 4 focus group, è stato rivolto alla specifica parte di genitori che hanno scelto di non aderire o aderire solo parzialmente al piano vaccinale obbligatorio. L'obiettivo della ricerca in questa fase, è stato quello di esplorare quali siano le motivazioni alla base del rifiuto vaccinale, i fattori che concorrono a questa scelta e quali siano le fonti di informazioni utilizzate dai genitori. Dalla ricerca quantitativa è emerso che la popolazione dei genitori della Provincia di Modena di divide in tre macro gruppi: i vaccinatori totali, i vaccinatori parziali e i non vaccinatori. Ciascun gruppo ha presentato diversi livelli di percezione del rischio delle vaccinazioni, del loro valore protettivo e dell'organizzazione sanitaria intesa come disponibilità e preparazione degli operatori sanitari, e flessibilità del sistema sanitario ad andare incontro alle diverse esigenze. Generalmente al maggior livello di rischio percepito corrispondeva maggior rifiuto dell'offerta vaccinale. Dalle analisi statistiche è emerso anche che le persone con più elevato titolo di studio, sopratutto le madri, dimostrano la tendenza ad attribuire minor valore protettivo alle vaccinazioni, e di conseguenza non vaccinano o vaccinano solo parzialmente i figli. Per quanto riguarda la ricerca qualitativa, è emerso che i principali motivi alla base del rifiuto vaccinale sono: a) la non percezione della pericolosità della malattia (una perdita della memoria della malattia); b)le malattie prevenute dai vaccini vengono considerate estremamente rare e quasi impossibili da contrarre; c) la paura degli effetti collaterali; d) il fatto che il bambino viene considerato troppo piccolo e con un sistema immunitario "immaturo". Le principali fonti di informazione usate dai genitori sono: internet, le associazioni contro le vaccinazioni e la cerchia di amicizie. Infine, è stato individuato un processo decisionale: a seguito di un primo input, sotto forma di dubbio, che proviene solitamente dall'ambito familiare o dalla cerchia delle amicizie, inizia una ricerca molto attiva di informazioni mirate a rinforzare i propri dubbi e non a chiarirli. Una ricerca così viziata porta ad un aumento della paura e dei dubbi iniziali, causando quindi il rifiuto delle vaccinazioni.
|