Riassunto analitico
Introduzione: per infertilità si intende quella condizione clinica caratterizzata dal mancato concepimento dopo 12 mesi di rapporti sessuali regolari, completi e non protetti. L’infertilità maschile rappresenta una problematica complessa ed eterogenea e nel 50 % dei casi l’eziologia rimane sconosciuta, delineando l’ampio capitolo dell’infertilità maschile idiopatica. L’assenza di un chiaro nesso eziologico è il motivo per cui attualmente non si dispone di un trattamento univoco e consolidato. Scopo dello studio: valutazione retrospettiva dell’efficacia del trattamento del maschio della coppia infertile, attraverso l’analisi e la misurazione dei parametri seminali ed ormonali prima e dopo la terapia. Materiali e Metodi: studio clinico osservazionale, retrospettivo, di coorte in cui sono stati valutati ed analizzati i parametri clinici e biochimici dei pazienti arruolati, suddivisi in gruppo di studio (pazienti trattati con gonadotropine od integratori alimentari) e gruppo di controllo (pazienti non trattati), afferenti il Centro Andrologico per Infertilità dal 2006 al 2014. Risultati: 483 pazienti con età media di 37±5 anni. Alla prima visita i valori di LH ed FSH erano significativamente inferiori nel gruppo di studio rispetto al gruppo di controllo (p=0.008 e p<0.001). Considerando lo spermiogramma, invece, la motilità progressiva era maggiore nel gruppo di controllo rispetto al gruppo di studio alla prima visita (p<0.001). Dopo trattamento, non si osservava più una differenza significativa tra i due gruppi e si registrava un incremento della motilità progressiva all’interno dei pazienti trattati rispetto al baseline (p=0.009). Al baseline non si registravano differenze significative tra i due gruppi in termini di volume seminale e numero totale di spermatozoi, mentre dopo il trattamento si registrava un incremento significativo del numero totale di spermatozoi nel gruppo di studio rispetto ai controlli (p=0.029) e all’interno dei pazienti del gruppo di studio (p=0.031) rispetto al baseline. Alla prima visita, all’interno dei sottogruppi trattati, si osservava una differenza a livello di numero totale di spermatozoi e motilità progressiva (p<0.001 per entrambi), con valori significativamente minori nei pazienti trattati con FSH rispetto a quelli trattati con integratori alimentari. La stessa differenza si manteneva tra i due sottogruppi dopo il trattamento (p<0.001), nonostante il significativo incremento registrato al termine della terapia. Conclusioni: il trattamento farmacologico del maschio della coppia infertile migliora la qualità del liquido seminale, in termini di concentrazione spermatica e motilità progressiva. Inoltre non sembra esserci una maggiore efficacia della terapia con FSH, purificato o ricombinante, rispetto al trattamento con integratori alimentari, tenendo tuttavia in considerazione i possibili errori derivanti dal disegno retrospettivo dello studio.
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