Riassunto analitico
OBIETTIVO: Questo studio di ricerca si pone l’obiettivo di valutare se attraverso un precoce intervento mirato al cambiamento dello stile di vita (lifestyle), costituito da un programma dietetico a basso indice glicemico, consigli nutrizionali personalizzati e moderata ma costante attività fisica, si possa ridurre l’incidenza di outcomes materno-fetali sfavorevoli nelle gravide sovrappeso/obese.
MATERIALI E METODI: La ricerca è stata disegnata come uno studio retrospettivo caso-controllo: i casi rappresentano le donne sottoposte all’intervento di lifestyle; l’inclusione nel gruppo dei controlli è stata eseguita con un rapporto di 3:1, ovvero per ogni donna appartenente al gruppo dei casi sono state incluse in modo casuale nel gruppo dei controlli le 3 donne che hanno partorito successivamente ad essa, che non avessero seguito lo stesso regime alimentare in gravidanza e che soddisfacessero i criteri di inclusione ed esclusione. I casi sono stati sottoposti a counselling multidisciplinare, coordinato sia dal dietista che dal medico ginecologo, a partire dall’arruolamento (9ª-12ª settimana di gestazione) fino al parto per un totale di quattro viste di controllo. A tali donne è stato prescritto un programma di lifestyle costituito da una dieta ipocalorica e a basso indice glicemico accompagnata ad attività motoria moderata.
RISULTATI: Nello studio sono state incluse un totale di 375 donne: 95 nel gruppo dei casi e 280 in quello dei controlli. Per quanto concerne gli outcomes materni l’incidenza di diabete mellito gestazionale (GDM) è stata minore nei casi (21,5%) rispetto ai controlli (32,7%; p=0.041), questo dato rimane statisticamente significativo anche dopo averlo corretto per i fattori confondenti (BMI ≥ 30 kg/m², storia familiare positiva per diabete, età ≥35 anni ed etnia; p=0.005). Il numero di parti pre-termine è risultato significativamente più basso nel gruppo dei casi (1.1%) rispetto ai controlli (10.2%; p=0.004). Un alto numero di donne incluse nel gruppo dei controlli ha sviluppato disordini ipertensivi (p=0.024), nello specifico l’ipertensione gestazionale (PIH) si è presentata nell’ 1,1% dei casi contro l’11,6% dei controlli (p=0.0007). Complessivamente i due gruppi hanno presentato risultati simili sia per quanto concerne l’incremento ponderale durante la gravidanza che per quanto riguarda il tasso di donne che si sono mantenute all’interno delle raccomandazioni IOM (Insitute of Medicine) sull’incremento ponderale ideale durante il periodo gravidico. Per quanto riguarda gli outcomes fetali, si è registrata una significativa riduzione dell’incidenza di neonati macrosomi ed LGA (large-for-gestational-age) nel gruppo dei casi (p=0.015 e p=0.003, rispettivamente).
CONCLUSIONI: Nello studio viene dimostrato come l’aderenza ad un precoce intervento di lifestyle possa migliorare lo stato di salute delle donne gravide sovrappeso/obese e quindi ridurre gli esiti avversi legati alla gravidanza e al parto. Le donne che hanno seguito la dieta ipocalorica, il programma motorio e sono state supervisionate in questo percorso con uno stringente follow-up, hanno guadagnato in termini di salute: riduzione di parti pre-termine, minore insorgenza di DMG, di disordini ipertensivi e ridotta incidenza di neonati macrosomi ed LGA.
|