Riassunto analitico
Introduzione: L'infertilità rappresenta un problema medico che sta assumendo proporzioni sempre crescenti, interessando circa 1 coppia su 6, riconoscendo un’origine maschile in circa la metà dei casi. Tra le cause di infertilità maschile, accanto alle cause note genetiche o acquisite, acquistano sempre più attenzione i fattori ambientali. Diversi studi hanno dimostrato, infatti, che la qualità del liquido seminale è influenzata da fattori geografici, stagionali ed ambientali. Le recenti variazioni climatiche, l'aumento delle emissioni e dell'esposizione ad onde elettromagnetiche ed il crescente inquinamento ambientale con polveri sottili e sostanze chimiche di sintesi rappresentano importanti ambiti da indagare per garantire una corretta salute riproduttiva maschile.
Scopo dello studio: Questo è il primo studio pilota che ha l’obiettivo di valutare l'influenza dei parametri ambientali sulla qualità del liquido seminale in un preciso intervallo di tempo ed in una definita area geografica.
Materiali e metodi: Sono stati raccolti i dati relativi ai valori giornalieri di PM 10, PM 2.5, temperatura massima, temperatura minima e valore dei campi elettromagnetici nel periodo da novembre 2014 a febbraio 2015 utilizzando il sito di ARPA Modena. Si sono così ottenuti 3198 dati relativi alle temperature ambientali, 1519 all'umidità, 746 al PM10, 362 al PM 2.5 e 147 ai campi elettromagnetici. A questi dati si sono aggiunti i risultati di 406 spermiogrammi effettuati nello stesso periodo di tempo presso il Laboratorio di Patologia Clinica del Nuovo Ospedale Civile Sant’Agostino Estense di Baggiovara.
Risultati: Dall'analisi dei dati è emersa una forte influenza della temperatura ambientale e dell'umidità sulla qualità del liquido seminale. La temperatura minima sembra essere il miglior perditore della concentrazione degli spermatozoi, mentre l'umidità sembra avere un'influenza maggiore sulla concentrazione degli spermatozoi, sul volume del liquido seminale e sulla motilità progressiva. Pertanto i parametri di concentrazione, numero totale di spermatozoi e volume del liquido seminale sembrano essere quelli più sensibili alle variazioni dei parametri ambientali. È risultato, invece, più complicato analizzare l'influenza dell'inquinamento atmosferico sulla qualità del liquido seminale, con semplici analisi statistiche lineari. É emerso che PM10 e PM 2.5 influenzano la qualità del liquido seminale, riducendo la percentuale di forme tipiche di spermatozoi ed aumentando la percentuale di forme atipiche. I campi elettromagnetici, invece, non sembrano influenzare in alcun modo la qualità del liquido seminale.
Conclusioni: Questo studio dimostra come, tra i parametri ambientali considerabili, temperatura ed umidità influiscano maggiormente sulla quantità del liquido seminale, mentre l'inquinamento atmosferico influisca maggiormente sulla qualità del liquido seminale.
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