Riassunto analitico
La globalizzazione ha portato ad un’implementazione degli scambi internazionali che ha reso necessaria la definizione di requisiti oggettivi e condivisi per qualificare i prodotti, arrivando a garantire mediante certificazione i Sistemi di Gestione per la Qualità adottati dalle aziende. Inoltre, con la creazione dell’Unione Europea, avente tra i suoi principi fondamentali la libera circolazione delle merci, si è arrivati alla creazione di un mercato unico che ha reso necessaria l’armonizzazione, tra i diversi Paesi, dei controlli sui prodotti, in particolare sui generi alimentari. Questo elaborato parte da quello che è il concetto di “qualità”. Tra le tante connotazioni che può assumere, il significato che interessa i contenuti di questo lavoro è quello dato dalla norma ISO 9000:2000, che definisce la qualità come: “il grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti”. Così, per garantire la qualità di prodotto, sono nati i Sistemi di Gestione per la Qualità, che le aziende hanno dovuto implementare. Oltre che una standardizzazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità, è emersa anche la necessità di una loro certificazione, che può essere definita come “l’atto mediante il quale una terza parte indipendente dichiara che, con ragionevole attendibilità, un Sistema di Gestione per la Qualità è conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2001”. L’elaborato prosegue con l’analisi dei controlli sulla sicurezza alimentare, in particolare ampliando quelli inerenti il settore del packaging alimentare. Da quando gli scambi si sono diffusi a livello internazionale, creando anche mercati unici, è emersa la necessità di armonizzare i controlli sulla sicurezza alimentare. Al controllo svolto dall’Autorità del paese produttore, dagli anni ’90, si aggiunge anche quello che viene definito “autocontrollo”, o sistema HACCP, che dev’essere direttamente svolto dal produttore. Dal 2006 la normativa di riferimento è diventata il “Pacchetto igiene”, composto da una serie di regolamenti che disciplinano il processo produttivo, l’ambiente e i macchinari del settore alimentare. Tra questi, importantissimo è il Regolamento CE n. 852/2004 che mira ad attuare una politica globale ed integrata in materia di igiene alimentare. Tra i diversi regolamenti e standard approfonditi nel secondo capitolo è di fondamentale importanza per il nostro studio il BRC Packaging. Questo standard ha il fine di garantire la sicurezza del prodotto definendo i requisiti normativi per la produzione di imballaggi e materiali da imballaggio usati nelle operazioni di confezionamento e riempimento di alimenti e bevande, di cosmetici, di articoli per l’igiene personale e di altri prodotti e materiali di consumo. Nell’ultimo capitolo è riportato un case study basato su uno studio sul campo di 6 mesi. Idea Srl, PMI della provincia parmense, operante nel settore del packaging, ha deciso di sostituire le certificazioni di cui era precedentemente in possesso con il BRC Packaging. Essendo classificata come azienda ad “Igiene elevata”, producendo “imballaggi che vengono a contatto diretto e indiretto con i prodotti alimentari o altri prodotti definiti critici a livello igienico”, si è approfondito come l’azienda va a soddisfare gli 8 requisiti fondamentali definiti dal BRC per questa categoria. Emergono così le modalità e le motivazioni che spingono una PMI ad intraprendere un processo tanto complicato quale l’ottenimento di una certificazione riconosciuta a livello internazionale.
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