Riassunto analitico
La tutela della salute e del benessere della donna partoriente e del neonato costituiscono un impegno di valenza strategica del SSR. La tecnica peridurale si è dimostrata efficace e sicura nel controllo del dolore da parto, ma comporta un eccesso di parti strumentali e un notevole carico di lavoro anestesiologico. L’inserimento della parto-analgesia (PA) nei Livelli Essenziali di Assistenza porterà ad un aumento delle richieste e del carico di lavoro delle equipe anestesiologiche e ostetriche. L’utilizzo di pompe per l’infusione continua di anestetico locale (AL) può portare ad un eccesso di farmaco con insorgenza di complicanze ostetriche, per cui il mantenimento della analgesia viene ancora spesso garantito da top-up eseguiti dall’anestesista. Anche in questa modalità, l’utilizzo della PA incrementa il numero di parti strumentali in modo significativo. L’utilizzo di presidi per la somministrazione intermittente di anestetici locali in peridurale sembra migliorare il controllo del dolore e l’outcome ostetrico. Non ci sono dati relativi al confronto tra somministrazioni intermittenti (top-up) effettuate da anestesisti e da presidi automatizzati, per i quali è possibile attivare anche la somministrazione controllata dal paziente. Obiettivi: lo scopo del progetto è la riduzione dei parti operativi, tramite il contenimento delle dosi di anestetico e la riduzione di blocco motorio a parità di analgesia, attraverso l’utilizzo di presidi automatizzati per la somministrazione intermittente di boli di anestetico. Metodo: studio prospettico randomizzato tra due schemi di analgesia intermittente nel quale la somministrazione di farmaci in peridurale avviene tramite pompa di infusione automatizzata o con top-up tradizionali. Risultati attesi: l’utilizzo di sistemi di infusione automatizzati dovrebbe ridurre l’incidenza di parti operativi assicurando un buon livello di analgesia e riducendo il carico di lavoro anestesiologico.
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