Riassunto analitico
Le tecniche chirurgiche utilizzate per trattare lo schwannoma vestibolare sono ampiamente conosciute e riportate in letteratura. Tutte le tecniche descritte fino ad oggi hanno come caratteristica comune il raggiungimento dell’orecchio interno in maniera indiretta; infatti mediante le tecniche retrosigmoidea e translabirintica si giunge alla massa nella sua porzione posteriore, mentre con l’approccio tramite la fossa cranica media si arriva alla formazione superiormente. Inoltre, per accedere al condotto uditivo interno e all’angolo pontocerebellare, tutte queste tecniche richiedono ampie incisioni esterne e un grado variabile di demolizione ossea. Il primo utilizzo della tecnica endoscopica nella chirurgia del condotto uditivo interno è stata in combinazione con l’approccio retrosigmoideo: dopo la rimozione della parte di neoplasia estesa all’angolo pontocerebellare, la porzione intracanalicolare è stata rimossa sotto controllo endoscopico, cercando di evitare un’eccessiva demolizione della parte posteriore della piramide del temporale. Ad oggi l’applicazione principale della tecnica endoscopica è nel trattamento chirurgico del colesteatoma dell’orecchio medio ma, con l’evoluzione delle competenze, vi sono stati dei progressi anche nella chirurgia della base cranica laterale. L’orecchio interno e tutto l’osso temporale possono essere raggiunti con una modalità “ endoscopic assisted” oppure con un approccio endoscopico esclusivo. Lo sviluppo di queste tecniche endoscopiche ha richiesto diverse dissezioni cadaveriche per comprendere meglio l’anatomia e definire gli strumenti adeguati allo scopo, fino a quando non è stata documentata una procedura appropriata . Nel 2013 è stato descritto il primo intervento eseguito con un approccio endoscopico esclusivo al condotto uditivo interno, utilizzato per rimuovere uno schwannoma cocleare coinvolgente il condotto uditivo interno. L’intervento è stato eseguito con un approccio transcocleare in senso latero-mediale, dal condotto uditivo esterno al condotto uditivo interno, senza alcuna incisione esterna. L’approccio endoscopico transcanalare esclusivo al condotto uditivo interno è stato utilizzato negli anni successivi, anche per trattare casi selezionati di piccoli schwannomi vestibolari. Lo scopo di questo studio è illustrare la prima serie di interventi su piccoli schwannomi vestibolari del condotto uditivo interno trattati con approccio endoscopico transcanalare esclusivo. Dato che la gestione degli schwannomi vestibolari piccoli e intracanalicolari è complessa ed oggetto di forte dibattito, questa opzione terapeutica, in casi selezionati ed appropriati, può modificare i concetti classici riguardanti il trattamento di questa patologia.
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Abstract
Surgical approaches to treat vestibular schwannomas are widely known and extensively recorded. A common factor in all of the methods described to date is that they are all indirect approaches to the inner ear, since the retrosigmoid and translabirintine methods approach the pathology posteriorly, while the middle cranial fossa method approaches the pathology superiorly. To access the internal auditory canal (IAC) and cerebellopontine angle (CPA) all of these approaches require wide external incisions, and a variable degree of bone removal.
The first introduction of the endoscopic technique in IAC surgery has been in combination with the retrosigmoid approach: after removal of the CPA extension of the neoplasm, the intracanalicular extension was removed under endoscopic control, trying to avoid extensive drilling of the posterior aspect of the petrous bone. At present, the main application of endoscopic surgery is the surgical treatment of middle ear cholesteatoma, but with the natural evolution of the technique, there have been advances in lateral skull base surgery. The internal ear and all the temporal bone could also be accessed in an endoscopic assisted fashion or even with an exclusive endoscopic approach. The development of these endoscopic techniques required several cadaver dissections, to better understand the anatomy and to define appropriate instruments for this purpose, until an appropriate procedure was recorded and ready to be applied clinically
In 2013, for the first time an exclusive endoscopic approach to the IAC was described and used to remove a cochlear schwannoma involving IAC. The operation used a direct transcochlear approach from lateral to medial and from external to internal auditory canal, without any external incision. The exclusive transcanal endoscopic approach to the IAC has been used in further cases to treat selected cases of small vestibular schwannomas.
The aim of this study is to describe the first case series small intracanalicular vestibular schwannoma treated this way. Since management of small and intracanalicular vestibular schwannoma is complex, this kind of therapeutic option in the appropriate and selected cases could modify classic concepts of the management of intracanalicular vestibular schwannoma.
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