Riassunto analitico
Questa tesi illustra una ricerca quasi-sperimentale condotta in due classi di scuole primarie. La tesi affronta due temi: la creatività in ambito narrativo e il pensiero ipotetico-controfattuale. Il desiderio di affrontare questi temi nasce da alcune speranze. La prima riguarda una volontà di riscatto della cultura infantile dalle idee diffuse circa l’incapacità dei bambini di pensare all’eventuale e di uscire dall’hic et nunc: questa volontà mi ha portata ad avvicinarmi al pensiero del “come se” e alla controfattualità. La seconda speranza riguarda un rovesciamento della connotazione stereotipata presente in molti racconti per l’infanzia. L’ultima speranza che mi ha motivata a scrivere questa tesi è relativa ad una messa in discussione delle logiche dell’“utile”, correnti negli ambienti scolastici. Questa critica mi ha fatto avvicinare a Gianni Rodari e alla creatività, facoltà che non rientra a pieno titolo fra quelle reputate utili. Dalla sintesi di tali riflessioni nasce l’idea di questa ricerca, che unisce pensiero ipotetico, narrativa e creatività. Ritengo sia importante che i bambini imparino a decostruire e ricostruire ciò che li circonda e abbiano i mezzi per poter autodeterminare il loro domani: uno di questi è il pensiero ipotetico. Diverse autrici sostengono che questo pensiero, che nasce dalla domanda “cosa succederebbe se…?” e che è il motore della creatività, possiede una relazione di reciprocità rispetto alle narrazioni. Ho quindi sviluppato l’ipotesi alla base della ricerca, ossia l’idea che sia possibile, attraverso incontri di stimolazione della narrazione e del pensiero controfattuale, promuovere la creatività narrativa. La tesi illustra una ricerca quasi-sperimentale, il cui intervento nella classe sperimentale ha visto il pensiero ipotetico applicato al linguaggio iconico e verbale e in particolare ai racconti. Il primo capitolo si interroga sulle concezioni di infanzia, e affronta alcune idee diffuse sul pensiero infantile. In seguito analizzo il tema della controfattualità e del pensiero ipotetico, che si manifesta attraverso la domanda “cosa succederebbe se…?”. Affronto poi il tema dell’impertinenza e mi concentro infine sull’importanza dell’esercizio del pensiero ipotetico e dell’utopia a scuola, in relazione ad alcune concezioni sull’educazione e sull’infanzia. Il secondo capitolo affronta il tema della creatività sotto diversi aspetti. Parte dalla considerazione dell’impossibilità di ricercarne una definizione univoca, per arrivare a concentrarsi su un modello teorico sintetico, che rintraccia elementi ricorrenti nelle diverse teorie della creatività: il modello ACR. Esamino inoltre alcune dicotomie del pensiero creativo e alcune questioni frequenti che emergono dalla letteratura. Mi focalizzo infine sulla creatività in età infantile e sui modi per promuoverla. Il terzo capitolo ruota intorno al tema delle narrazioni. Si focalizza inizialmente sul pensiero e sul discorso narrativo e in seguito sul testo narrativo e sulla letteratura per l’infanzia. Il capitolo prosegue mettendo in luce l’importante ruolo ricoperto dalla narrativa nella formazione del mind reading. In conclusione, affronto il tema della manipolazione testuale e il legame esistente tra narrazioni, pensiero controfattuale e creatività. Nel quarto capitolo la trattazione entra nel concreto, esponendo la ricerca condotta nella scuola primaria. Sono illustrati il disegno di ricerca, i materiali impiegati e il percorso realizzato nella classe sperimentale. Il quinto capitolo della tesi tratta le osservazioni derivanti dalla ricerca, che si concentrano soprattutto sul cambiamento avvenuto nei due momenti osservativi. Mi soffermo poi su due casi significativi ed espongo infine i limiti della ricerca, i suoi possibili sviluppi e le sue implicazioni didattiche.
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