Abstract
La tesi analizza e verifica i processi aggregativi quali strumento per migliorare la competitività delle utility italiane in un settore ormai liberalizzato e appetibile da parte dei grandi player internazionali.
Nella prima parte viene analizzato l'oggetto dei processi di integrazione delle
multi-utility: i servizi pubblici con un breve cenno alle evoluzioni storiche e normative che hanno incentivato la trasformazione dal monopolio alla concorrenza.
La seconda parte analizza il settore dei servizi pubblici locali (energia elettrica,gas,acqua,rifiuti) partendo da una ricerca effettuata su oltre 400 aziende operanti nel settore dei SPL con l’obiettivo di verificare quali sono i comparti presidiati e come le aziende hanno organizzato la gestione dei servizi presidiati: gestione mono-utility, bi-utility e multi-utilty. Vengono poi descritte le possibili strategie di crescita del settore con un focus particolare sulle aggregazioni e sulle possibili alternative: mono-utility o multi-utility? Sviluppo per territorio o per linee di business? Vengono poi analizzati in modo dettagliato i settori energia elettrica, gas, acqua e rifiuti. Infine vengono descritte le multi-utility e vengono riportati alcuni dati significativi di tre multi-utility del Nord Italia.
La terza parte descrive i settori di energia elettrica,gas,acqua rifiuti della Regione Veneto, con una attenzione particolare ad AIM Gruppo, multi-utility operante dal 1906 a Vicenza.
Vengono analizzate tre possibili strategie aggregative che potrebbero vedere protagonista AIM Gruppo: l’aggregazione con player di grandi dimensioni, l’aggregazione con player di medie dimensioni extraterritoriale e contiguo e infine l’aggregazione con soggetti del territorio vicentino. La tesi si concluderà con alcune deduzioni frutto dell’analisi effettuata che evidenziano le criticità del settore, derivanti dall’eccessiva proliferazione normativa, in alcuni casi anche contrastante, e dalla necessità di un nuovo periodo dove la certezza e la chiarezza delle norme e delle direttive possano permettere una crescita del settore in termini di investimenti necessari al miglioramento delle reti generando così fonti di reddito e ricchezza al territorio.
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