Riassunto analitico
BACKGROUND La Retinopatia del Prematuro (ROP) è una patologia di origine vasoproliferativa che colpisce i neonati prematuri di basso peso. La rilevanza di questa condizione deriva dalla sua incidenza crescente e dai possibili effetti a lungo termine sulla capacità visiva dei pazienti: si stima che la ROP sia responsabile del 5-20% dei casi di cecità infantile nei paesi sviluppati. La probabilità che dalla patologia derivi la cecità completa è fortemente ridotta dalla diagnosi precoce, che consente di eseguire tempestivamente l’intervento terapeutico più opportuno, laser o chirurgico. Per garantire la diagnosi precoce, i neonati di peso inferiore ai 1500g e/o di età gestazionale inferiore alle 32 settimane vengono sottoposti ad uno screening oftalmologico eseguito con strumentazioni digitali (RETCAM) o mediante oftalmoscopia indiretta nelle prime settimane di vita. Nonostante l’evoluzione delle metodiche di screening e la maggiore cura nello svolgimento della procedura, essa è causa di forte stress per il neonato. La ricerca si è quindi concentrata sull’individuazione dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di ROP, in modo da limitare lo screening ai soli casi in cui è necessario.
SCOPO DELLO STUDIO L’obiettivo dello studio è l’analisi dell’epidemiologia della ROP tra i neonati nati o trasferiti presso il Reparto di Terapia Intensiva Neonatale di Modena tra Luglio 2010 e Giugno 2015 e l’identificazione dei principali fattori di rischio correlati allo sviluppo di ROP.
MATERIALI e METODI E’ stato condotto uno studio osservazionale retrospettivo, effettuando l’analisi statistica dei dati relativi a 430 neonati di età gestazionale inferiore a 32 settimane e/o di peso alla nascita inferiore a 1500 g.
RISULTATI Il 13,02% dei bambini ha rischio ha sviluppato la ROP, ed il 5,81% ha sviluppato una ROP severa (stadio>2). Si è osservata un’associazione significativa tra lo sviluppo della ROP e il peso alla nascita, l’età gestazionale, le infezioni prenatali, il supporto ventilatorio prolungato, invasivo e non invasivo, il ridotto accrescimento ponderale, le copatologie, il trattamento con Eritropoietina, iNO, steroidi e beta bloccanti, la trasfusione di emazie o di plasma.
CONCLUSIONI Si conferma l’importanza di peso ed età gestazionale come fattori di rischio per lo sviluppo di ROP, ma anche il ruolo di altri fattori già individuati in letteratura. Data la bassa incidenza della patologia, è opportuno verificare con ulteriori studi, effettuati su un campione più ampio, quanto evidenziato da queste analisi.
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