Riassunto analitico
Questo lavoro si propone di analizzare la natura e gli effetti delle sanzioni decise dall’Unione europea contro la Russia. In questa prospettiva, il primo capitolo intende esaminare le caratteristiche delle sanzioni economiche. L’imposizione di tale tipo di sanzioni nei confronti di Paesi terzi costituisce un esempio di misura commerciale finalizzata a raggiungere un obiettivo di politica estera. Si tratta, infatti, dell’esercizio di pressioni di tipo economico da parte di uno o più Stati, al fine di produrre un cambiamento nel comportamento politico di un altro Stato o di un gruppo di essi. Il recente ampio ricorso alle sanzioni economiche attesta come esse vengano ormai considerate come un valido strumento in grado di assicurare l’ordine nella comunità internazionale. Il secondo capitolo prende in esame l’evoluzione della crisi ucraina e la successione di diversi round di sanzioni. L’annessione della Crimea e di Sebastopoli ha dato luogo, infatti, a una serie di atti ufficiali, da parte dell’Unione europea, diretti a sanzionare la Russia nei suoi interessi economici. L’intervento normativo più rilevante è stato il Regolamento n. 833/2014 del Consiglio del 31 luglio 2014, il quale ha applicato specificherestrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso, su servizi connessi alla fornitura di armi e materiale militare, sulla prestazione di servizi per prospezioni petrolifere e infine sull'accesso al mercato dei capitali. La sezione conclusiva del lavoro analizza le conseguenze economiche delle sanzioni comunitarie e delle contro-sanzioni russe sulle esportazioni dell’Unione europea e dell’Italia. I rapporti più recenti evidenziano, infatti, come le misure sanzionatorie stiano penalizzando duramente alcuni settori chiave del made in Italy.
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