Riassunto analitico
BACKGROUND. Il colangiocarcinoma è una neoplasia maligna dell’albero biliare che origina dai dotti biliari intraepatici ed extraepatici. Il 65% dei colangiocarcinomi è a sviluppo peri-ilare (tumore di Klatskin), il 25% è costituito da tumori a sviluppo distale, mentre il restante 10% è a sviluppo intraepatico. L’intervento chirurgico rappresenta l’unico trattamento potenzialmente curativo, in quanto la malattia è poco responsiva al trattamento chemioterapico. OBIETTIVI. Questo studio valuta i pazienti affetti da colangiocarcinoma intraepatico con lo scopo di confrontare gli outcome tra pazienti operati con approccio laparotomico e pazienti operati con approccio robotico, e pazienti con tumore di Klatskin di tipo III e IV, con lo scopo di confrontare le sopravvivenze tra i pazienti sottoposti ad intervento resettivo e i pazienti trattati con terapia medica. METODI. Dei pazienti affetti da tumore delle vie biliari operati in maniera consecutiva dal 2000 al 2019 presso l’unità operativa di Chirurgia Oncologica Epatobiliopancreatica e Trapianti di fegato del Policlinico di Modena, sono stati selezionati i pazienti affetti da colangiocarcinoma intraepatico, 36 sottoposti ad intervento laparotomico e 8 sottoposti ad intervento robotico. Sono stati raccolti e confrontati dati clinici, dati operatori e dati post-operatori. Inoltre, sono stati selezionati 20 pazienti con tumore di Klatskin di tipo III e IV sottoposti ad intervento resettivo e ne sono state confrontate le sopravvivenze con 14 pazienti gestiti dall’Unità Operativa di Oncologia del Policlinico di Modena affetti da tumore di Klatskin di tipo III e IV trattati con terapia medica perché non resecabili alla diagnosi. RISULTATI. I pazienti con colangiocarcinoma operati con tecnica laparotomica hanno un’età media inferiore e meno comorbidità rispetto ai pazienti operati con approccio robotico. Perdite ematiche e degenza post-operatoria sono significativamente ridotte nel gruppo robotico con un’accuratezza oncologica sovrapponibile tra i due gruppi. Dal confronto delle sopravvivenze tra pazienti con Klatskin di tipo III e IV resecati e pazienti trattati con terapia medica emerge un aumento statisticamente significativo della sopravvivenza nel gruppo dei resecati. DISCUSSIONE. È stato messo in evidenza come la chirurgia robotica possa rappresentare un nuovo approccio nel trattamento del colangiocarcinoma intraepatico. Ed inoltre, come i pazienti con diagnosi di tumore di Klatskin di tipo III e IV sottoposti ad intervento chirurgico resettivo, considerati inoperabili fino a pochi anni fa, abbiano una sopravvivenza migliore rispetto ai pazienti trattati con terapia medica.
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