Riassunto analitico
La mia tesi di laurea ha approfondito il tema della comprensione del testo, nello specifico la promozione delle abilità cognitive di comprensione in età prescolare mediante materiale visivo. Il tema è stato affrontato secondo la prospettiva cognitivista, con riferimento ai modelli classici di comprensione elaborati da Kintsch e Van Dijk, negli anni ottanta del secolo scorso. La comprensione avviene grazie alla costruzione di una rappresentazione semantica globale del testo, nella quale le informazioni sono organizzate secondo criteri temporali e causali. Durante questo processo di costruzione – integrazione di significati, giocano un ruolo cruciale le abilità cognitive impiegate dal lettore: selezionare le informazioni rilevanti, attivare conoscenze enciclopediche pertinenti, compiere inferenze legate al co-testo e impiegare strategie metacognitive per mantenere il controllo dell’intero processo di comprensione. Le competenze richieste al lettore per comprendere il testo verbale sono riconducibili anche alla comprensione del testo iconico: numerose ricerche dimostrano infatti che, nonostante la comprensione di immagini e la comprensione di parole presentino alcune differenze, il cuore delle operazioni cognitive sottese a entrambi i processi è comune. È stata condotta un’esplorazione dei principali modelli di intervento impiegati in importanti ricerche nazionali e internazionali per promuovere le abilità di comprensione dei testi. Sono state esaminate numerose strategie volte alla sollecitazione della comprensione sia di testi verbali, sia di testi visivi. L’esame della letteratura scientifica ha consentito di mettere a punto un nuovo modello di stimolazione rivolto a bambini di cinque anni attraverso l’impiego di sequenze di immagini. La conduzione di questo intervento e l’adesione al progetto di tirocinio Comprensione del testo nella scuola dell’infanzia mi hanno dato l’opportunità di confrontare le diverse strategie di promozione impiegate in due interventi didattici svolti in due scuole dell’infanzia. I modelli possiedono alcune caratteristiche comuni (il setting gruppale e la lettura condivisa di sequenze di immagini), ma presentano anche delle peculiarità: gli incontri del tirocinio prevedono la verbalizzazione collettiva del testo da parte di tutti i partecipanti all’incontro, l’intervento didattico della tesi, invece, inspirandosi al modello del reciprocal teaching (Palincsar & Brown, 1984), instaura un gioco di ruolo, nel quale è previsto uno speaker che fornisce la prima lettura del materiale visivo seguita da una discussione tra pari. Inoltre nel nuovo protocollo di lavoro sono previste due fasi in cui ai bambini è richiesto di elaborare previsioni in merito al titolo della storia e alla prima parte di sequenza osservata. È stato interessante confrontare gli interventi didattici in termini di efficacia nella promozione della comprensione del testo orale. È stata inoltre condotta un’analisi qualitativa di conversazioni avvenute in due incontri di stimolazione, uno di tirocinio e uno di tesi, riguardanti la lettura dello stesso testo. Dall’analisi dei dati si evince che il gruppo sperimentale di tirocinio (GS1) ha ottenuto un incremento rilevante solo nel sub-test testuale, mentre il gruppo di controllo (GC) ha migliorato il proprio punteggio nel sub-test inferenziale. Il gruppo sperimentale della tesi (GS2) è l’unico che vede un miglioramento sia nel sub-test inferenziale, sia nel sub-test testuale, ottenendo quindi un incremento complessivo circa doppio rispetto agli altri due gruppi (GS1 e GC). I risultati ottenuti permettono di avanzare cautamente l’ipotesi che le previsioni possano essere un efficace strumento di promozione della comprensione del testo.
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