Riassunto analitico
Con il presente elaborato si è cercato di fornire un’analisi il più possibile completa, corredata da alcune riflessioni in merito al fenomeno, sempre più rilevante, del cyberbullismo- detto anche “bullismo elettronico”- evoluzione del bullismo tradizionale. Partendo dalle rispettive definizioni, sono state analizzate in primis le affinità e le similitudini che contraddistinguono questi due fenomeni e, contemporaneamente, messi in risalto i principali tratti distintivi che rendono il cyberbullismo più insidioso e più dannoso rispetto ai metodi persecutori tradizionali. È innegabile come si tratti di una tematica alquanto delicata dal momento che, nella maggior parte dei casi, ad essere coinvolti sono soggetti minorenni con un grado di maturità ancora in fase evolutiva tale da renderli spesso inconsapevoli delle conseguenze che, dal punto di vista giuridico, le loro azioni possono comportare. A tale scopo sono state individuate diverse sentenze di casi che hanno interessato soggetti minorenni con conseguenze che spesso si sono verificate sulle loro famiglie. La gravità del fenomeno e la sua repentina diffusione hanno reso indispensabile ovviamente anche l’intervento del legislatore. In primis con la legge 29 maggio 2017 n. 71, rubricata “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, della quale si analizzerà l’iter legislativo e le diverse strategie d’intervento che via via sono state elaborate, a partire dai contesti scolastici fino a giungere alla dimensione europea. Non si possono trascurare infine le iniziative legislative delle diverse realtà regionali, intervenute con proprie leggi per certi aspetti similari al riferimento nazionale ma spesso contenenti proprie peculiarità e differenze.
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