Riassunto analitico
L’aumento di peso (WG) nelle persone che vivono con HIV (PLWH) è un fenomeno multifattoriale, in cui non è noto il contributo relativo dei fattori di rischio modificabili e dell’HIV. Questa tesi analizza due studi. Nel primo studio è stata valutata la frazione attribuibile nella popolazione (PAF) degli stili di vita e di INSTI, in PLWH che hanno avuto WG durante il follow up. Nel secondo studio sono state valutate le proprietà del tessuto adiposo in termini di quantità e densità del grasso ectopico in PLWH in terapia ART, che hanno avuto WG a seguito del passaggio a una ART basata su INSTI rispetto a chi ha mantenuto ART non contenente INSTI. Si tratta di studi di coorte osservazionali condotti presso la Clinica Metabolica di Modena (MHMC) tra il 2007 e il 2009. PLWH sono stati raggruppati come INSTI-naive e INSTI-swithcer e abbinati per sesso, età, BMI alla prima visita e durata del follow-up. È stato scelto come cut off di un WG significativo, un aumento del peso 5% dalla 1st visita al follow-up. L'attività fisica è stata valutata con l'International Physical Activity Questionnaire (IPAQ) come equivalente metabolico (MET). L'apporto calorico quotidiano (DCI) è stato valutato con un diario alimentare di 3 giorni. Si stima che PAF e gli intervalli di confidenza al 95% quantifichino la percentuale di risultati che potrebbero essere evitati se il fattore di rischio fosse prevenuto, utilizzando le seguenti variabili dicotomiche: BMI >25 kg/m2 vs <25 kg/m2, DCI >2500 kcal vs <2500 kcal, IPAQ MET-min/week <600 vs >600, interruzione vs prosecuzione dell’abitudine tabagica, INSTI-s vs INSTI-n, rapporto CD4/CD8 <1 vs > 1.Nel secondo studio, la composizione corporea (BC) è stata valutata alla 1st e all’ultima visita. Nel gruppo INSTI-s, la 1st visita è stata prima del cambio terapeutico. La DEXA ha valutato il peso, la massa magra totale e la massa grassa. La TC ha valutato l’area e la densità del tessuto adiposo viscerale (VAT, VAT-d), sottocutaneo (SAT, SAT-d) e epicardio (EAT, EAT-d), il rapporto densitometrico fegato-milza(L/S) e la densità del muscolo psoas (P-d). Nel primo studio sono stati coinvolti 281 PLWH, il follow-up medio era di 4,2 anni (1,8), l’età media era di 50,3 anni (7.8 SD), con un tempo mediano dalla diagnosi di HIV di 17,8 anni (IQR: 12- 23), il numero di cellule CD4 era di 630 cellule/microL (IQR: 482-832); il 91,5% aveva HIV-1 RNA non rilevabile. PAF per WG è risultato massimo per BMI (45%, p<0.001), seguito dal rapporto CD4/CD8 (41%, p<0.001) e dall'attività fisica (32%, p=0.02). PAF non era significativo per la DCI, la cessazione del fumo e lo switch terapeutico a INSTI. Nel secondo studio sono stati coinvolti 481 PLWH, di età media 50 anni (±8), con un tempo mediano dalla diagnosi di HIV di 17,4 anni (IQR 12,3-22,6), un follow-up di 4 anni (±2.2). Alla prima visita, le misurazioni BC erano simili nei gruppi INSTI-s e INSTI-n. Le uniche differenze statisticamente significative tra INSTI-s e INSTI-n con WG erano: la differenza tra follow-up e baseline del BMI (INSTI-n: 1,9 vs INSTI-s: 2,47) e la differenza tra follow-up e baseline di VAT-d (INSTI-n: -2 vs INSTI-s: -5,8). I risultati del primo studio dimostrano che WG è più influenzato dal peso preesistente e dalla bassa attività fisica. L'elevato rapporto CD4/CD8 suggerisce ulteriori meccanismi immunologici legati all'aumento di peso. Nel secondo studio, PLWH con INSTI-s hanno presentato un BMI maggiore rispetto a INSTI-n, ma non vi erano differenze nei cambiamenti dei depositi di grasso ectopico. Le differenze di VAT-d associata a INSTI richiedono ulteriori studi.
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