Riassunto analitico
Background e obiettivi: Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare la cascata di cure del virus dell'epatite C (HCV) nella popolazione generale (GP) e nelle popolazioni ad alto rischio come quella con diabete mellito (DM) e nei consumatori di una sostanze trattati dal Servizio per le dipendenze (AS) della provincia di Reggio Emilia in Italia.
Metodi: Questo studio trasversale, basato sulla popolazione, è stato condotto su 534.476 residenti della provincia di Reggio Emilia, 32.800 persone dell'anagrafe diabetologica e 2.726 utenti AS. La prevalenza aggiustata in base all'età è stata calcolata utilizzando il metodo di aggiustamento diretto basato sulla struttura, specifica per età, della popolazione dell'UE.
Risultati: La prevalenza dell'HCV (sia anti-HCV che HCV-RNA) è stata dell'11,5%, 13,8% e 47,8% in GP, DM e AS, rispettivamente, mentre la prevalenza dell'HCV è stata di 6,5/1000, 12,6/1000 e 167/1000, rispettivamente. La prevalenza della positività dell'HCV-RNA è stata di 4,4/1000, 8,7/1000 e 114/1000 rispettivamente in tre popolazioni arruolate. Il tasso di persone positive all'HCV-RNA non legate all'assistenza è stato del 27,9%, 27,3% e 26% in GP, DM e AS, rispettivamente, mentre il tasso di persone guarite o guarite è stato rispettivamente del 70,9%, 71% e 69,9%. Inoltre, mentre gli stranieri sono stati maggiormente sottoposti a test per l'HCV e sono maggiormente risultati positivi all'HCV, la loro percentuale è stata inferiore rispetto ai residenti italiani per quanto riguarda l'accesso alle cure e la guarigione.
Conclusioni: Il basso tasso di HCV rimane un importante divario nella cascata di cure per l'HCV nel Nord Italia. La prevalenza dei residenti guariti (o spontaneamente o dopo il trattamento) rimane inferiore tra gli stranieri rispetto agli italiani, in quanto sono testati in maggiore misura, ma meno frequentemente associati all'assistenza.
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Abstract
Background and Aims:
The aim of this study was to evaluate the cascade of care of Hepatitis C virus (HCV) in general population (GP) and in high-risk populations with diabetes mellitus (DM) and a substance users treated in the Addiction Service (AS) in Reggio Emilia province in Italy.
Methods:
This Population-based, cross-sectional study was conducted including 534,476 residents of province of Reggio Emilia, 32,800 individuals of diabetes registry and 2,726 AS users. Age-adjusted prevalence was calculated using the direct method of adjustment based on the age-specific structure of EU population.
Results:
Prevalence of HCV testing (either anti HCV or HCV RNA) was 11.5%, 13.8% and 47.8% in GP, DM and AS users, respectively, while HCV prevalence was 6.5/1000, 12.6/1000 and 167/1000, respectively. Prevalence of HCV RNA positivity was 4.4/1000, 8.7/1000 and 114/1000 in three enlisted populations, respectively. Rates of HCV-RNA positive people not linked to care was 27.9%, 27.3% and 26% in GP, DM and AS users, respectively, while rate of those cured or cleared was 70.9%, 71% and 69.9%, respectively. Furthermore, while foreigners were in higher rate tested for HCV and were HCV positive, they were in lower percentage linked to care and cured than Italian residents.
Conclusions:
Low HCV testing rate remains important gap in HCV cascade of care in Northern Italy. The prevalence of cured or cleared residents remain lower among foreigners than in Italians, since they are in greater extent tested but less frequently linked to care.
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