Riassunto analitico
Nel corso degli ultimi decenni del ventesimo secolo la migrazione è aumentata sensibilmente, i programmi europei si sono focalizzati principalmente sulla soddisfazione dei bisogni primari dei migranti. In seguito si è compreso che i migranti, soprattutto i richiedenti l’asilo e i rifugiati, hanno dei vissuti fortemente traumatici e, in assenza di un’adeguata terapia di elaborazione dei traumi, l’integrazione nel tessuto sociale di accoglienza era più ardua. Ad oggi la salute mentale è al centro delle linee guida europee e l’attenzione circa la traumatologia vissuta dal migrante è aumentata in quanto si è compreso che, proprio da questi eventi traumatici, derivano poi le relative difficoltà integrative. È proprio la salute mentale che condiziona il modo di vivere e di integrarsi del migrante. L’obiettivo sul quale baserò la stesura della mia tesi è riuscire a spiegare in che modo è possibile ricucire le ferite invisibili che il migrante porta con sé, e vive quotidianamente, nel paese di accoglienza. Quello che vorrei far capire grazie alla mia cornice teorica è come può essere presente il traumatismo nei diversi soggetti, le sue manifestazioni e relazioni a livello sia comportamentale che neurobiologico. Successivamente proverò a definire e poi a mettere in relazione due termini centrali quali la salute mentale e l’integrazione dei soggetti migranti. Concluderò la mia parte teorica con un alcune tecniche terapeutiche consapevoli ed efficienti, impiegate per il supporto della popolazione migrante. Quest’ultimo concetto verrà poi approfondito nella mia parte pratica, in cui cercherò di individuare le basi necessarie per poter instaurare un’efficace relazione di aiuto, guida e supporto all’integrazione nel nuovo contesto sociale rivolta a bambini e adolescenti fortemente traumatizzati come per esempio i richiedenti asilo Il metodo di ricerca che ho scelto di impiegare nella prima parte di ricerca è l’intervista a specialisti del settore psicologico, psichiatrico e della migrazione evidenziando quanto la salute mentale possa condizionare l’integrazione del soggetto.
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