Riassunto analitico
La tesi tratta la teoria e le sperimentazioni che stanno alle basi della disciplina che studia la comprensione del testo. Successivamente viene illustrato una sperimentazione condotta dall'autore in una seconda primaria che ha avuto come finalità il valutare l'efficacia dell'esplorazione di testi nella ricerca di errori per lo sviluppo della competenza. Al termine di questo percorso sono alcune le conclusioni che si possono trarre: Tenendo a mente il fine da cui parte l'istituzione scolastica, quello cioè di offrire a tutti gli strumenti e le occasioni di sviluppare conoscenze e competenze fondamentali nel raggiungimento di un pieno sviluppo personale con come obiettivo ultimo riuscire ad edificare una società sempre più democratica, deve essere preoccupazione di ciascun individuo che prende parte a questo processo lo sviluppo pieno delle competenze di comprensione del testo. Questo infatti è un tassello fondamentale che accompagna ciascun individuo per tutta la sua vita, nella comunicazione e nell'apprendimento ma anche in tanti altri ambiti, e che quindi non può essere tralasciato. Caratteristica particolare di questa disciplina è il fatto che si trovi spesso ad insegnare pratiche che molti bambini hanno già, almeno in parte, sviluppato. Questo è testimoniato dal fatto che gli interventi che sono stati illustrati si sono dimostrati sempre maggiormente efficaci, come del resto sarebbe prevedibile, quando erano indirizzati ad alunni che presentavano difficoltà in ambito, mentre gli alunni già competenti danno prova di miglioramenti già con il solo stile di impregnazione. Dato quindi essere il principale target di questi interventi gli studenti più in difficoltà, diventa allora fondamentale l'ottica preventiva e la costante attenzione nel presentarsi di campanelli di allarme. Un monitoraggio non per forza caratterizzato dalla somministrazione di test ma semplicemente dall'esperienza quotidiana di decifrazione di testi e esplorazione attiva di questi permette sicuramente ad un occhio attento di rilevare possibili difficoltà, già riscontrabili negli anni di scuola dell'infanzia e preparare azioni didattiche che risolvino il problema prima che diventi un ostacolo all'apprendimento e alla quotidianità in generale. La sperimentazione illustrata in questo testo presenta una serie di punti di forza che è giusto valorizzare in una prospettiva di continuo perfezionamento. In seguito ai vincoli dati dall'esperienza di tirocinio e dalle modalità con cui gli studenti universitari vengono inseriti all'interno delle scuole, il progetto è stato ideato affinché si inserisse senza urti all'interno della routine scolastica. A dispetto delle numerose sperimentazioni che presentano caratteristiche molto vincolanti il risultato qui ottenuto è quindi quello di un percorso che può essere attuato tranquillamente da qualsiasi insegnante volesse inserire all'interno del proprio curriculum attività di promozione della comprensione senza per questo dover coinvolgere ulteriore personale o strumenti particolari. La dimensione di gruppo e di interazione che caratterizzano la seconda e la terza parte di ciascun incontro poi permettono di sviluppare, accanto alle abilità di comprensione, anche abilità sociali di cooperazione, mediazione, di leadership che, sopratutto nei primi anni di scuola primaria, risultano essere ancora molto rudimentali e che quindi necessitano di molta esercitazione. Accompagnare quindi alle attività classiche anche attività interattive di gruppo sotto vari formati nella risoluzione di problemi e attività nuovi e coinvolgenti è sicuramente un elemento positivo.
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