Riassunto analitico
Obiettivo: Il presente studio si è posto come obiettivo quello di valutare se la combinazione di sostanze integrative di dimostrata azione antiossidante e metabolica, quali L-carnitina (500 mg), L-acetil carnitina (250 mg), L-arginina (500 mg), N-acetil-cisteina (50 mg), fossero in grado di modulare e migliorare il dissesto fisiopatologico dell’amenorrea ipotalamica funzionale (FHA). Metodi: Sono state valutate 29 donne arrivate presso il nostro Centro con un quadro di amenorrea da almeno 6 mesi, con storia anamnestica positiva per eventi stressanti nei mesi precedenti all’insorgenza dell’amenorrea, in assenza di disturbi metabolici, su base endocrina o psichiatrici, con peso corporeo stabile negli ultimi 6 mesi ed entro i limiti di normalità. Le pazienti hanno assunto la combinazione di L-carnitina (500 mg), L-acetil carnitina (250 mg), L-arginina (500 mg), N-acetil-cisteina (50 mg), Vitamine E e Vitamina C per 12 settimane. Sono state valutate le modificazioni pre e post trattamento di LH, FSH, prolattina (PRL), estradiolo (E2), androstenedione (A), 17-Hydroxy-Progesterone (17OHP), TSH, fT3, fT4, insulina, cortisolo, amilasi, testosterone (T), oltre al controllo ecografico pelvico. Risultati: La combinazione integrativa di carnitine (L-carnitina e L-acetil carnitina), L-arginina, N-acetil-cisteina ha un impatto positivo sulle funzioni metaboliche delle pazienti con FHA, in quanto induce una significativa riduzione dell’amilasi ed un rialzo dell’insulinemia. Il trattamento risulta più efficace nelle pazienti con segni ormonali e metabolici evidenti, ovvero con livelli di LH ≤ 3 mIU/ml, in cui si assiste ad un ripristino del tono funzionale dell’insulina e dell’asse tiroideo, con conseguente aumento di LH. Anche i livelli di cortisolo, più alti in condizioni basali nelle pazienti con bassi livelli di LH, risultano notevolmente ridotti dopo il trattamento combinato. Conclusioni: Il nostro studio dimostra il ruolo positivo della combinazione integrativa di carnitine (L-carnitina e L-acetil carnitina) e N-acetil-cisteina e L-arginina nei quadri di FHA. In particolare, si conferma in modo netto come questo intervento integrativo sia estremamente efficace nelle pazienti con FHA e livelli di LH ≤ 3 mIU/ml. I nostri dati non propongono un tipo di trattamento risolutivo per le pazienti con FHA, ma propongono un’integrazione efficace per la correzione delle alterazioni endocrino-metaboliche che portano al blocco riproduttivo, non solo su quelle ragazze con FHA con segni ormonali e metabolici evidenti, ma anche su quelle pazienti istradate a questa situazione che, pur avendo una FHA, hanno solo alcuni segni (di solito quelli metabolici: insulina bassa e amilasi alta), mancando ancora quelli ormonali in virtù di una concentrazione di LH ancora normale.
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