Riassunto analitico
Il contatto fisico e gli effetti che produce sono stati affrontati in diversi ambiti e diverse discipline, a partire dalle ricerche sulla comunicazione non verbale, per poi arrivare fino alla psicologia sociale e del consumatore. La presente tesi parte dalla definizione di comunicazione non verbale, presentata nel primo capitolo, per illustrare i risvolti comunicativi del contatto, approfondendo i primi studi relativi a questa dimensione e descrivendo anche gli altri elementi della comunicazione non verbale, in modo da fornire una visione d’insieme da cui partire per approfondire poi solo il contatto fisico. Nel secondo capitolo, nell’ottica di approfondimento del ruolo che riveste il corpo nei meccanismi psicologici, mi sono focalizzata su un filone di studi specifico definito embodied cognition o nella versione italiana cognizione incarnata, nel quale viene descritto il ruolo attivo del corpo nel guidare i processi cognitivi delle persone, facendo una distinzione tra i processi che si attivano in presenza di uno stimolo e quelli, invece, che si creano anche in assenza di stimoli. Approfondendo gli ambiti di ricerca del contatto fisico, nel terzo capitolo ho poi considerato nello specifico la psicologia della persuasione e quella del consumatore, ambiti in cui sono state svolte numerose ricerche scientifiche al fine di dimostrare l’importanza della comunicazione non verbale. A tal proposito ho considerato, come per il primo capitolo, i diversi elementi facenti parte della comunicazione non verbale, portando a riferimento alcune ricerche svolte nell’ambito della psicologia del consumatore, considerando i diversi aspetti che conducono a persuadere i clienti nell’attribuzione di giudizi o nell’accettazione alle richieste. L’ambito della psicologia della persuasione ha poi fatto di nuovo da sfondo al quarto capitolo, in cui, invece, ho considerato unicamente gli effetti prodotti dal contatto fisico in specifici ambiti di applicazione. Ho descritto, pertanto, in che modo un contatto fisico sia in grado provocare maggiori tassi di acquisto, accettazione a richieste d’aiuto ed ancora tassi più elevati nel caso della predisposizione a lasciare mance. Gli effetti descritti si sono appositamente focalizzati sul contatto fisico, illustrandone i diversi ambiti di applicazione, per poi descrivere, al termine del capitolo, i fattori in grado di mediarli. 1 INTRODUZIONE Il quinto capitolo, avendo la funzione di introdurre la ricerca, contestualizza il contatto fisico nell’ambito più generale della psicologia sociale, sottolineandone l’influenza che questo provoca nelle persone. L’influenza sociale del contatto fisico è stata affrontata inserendo due ricerche entrambe del 2015, che sottolineano come il contatto corporeo sia in grado di influire su giudizi, decisioni e valutazioni a diversi livelli. La mia ricerca pertanto, presentata nel sesto capitolo, si occupa di studiare l’influenza del contatto fisico in un compito di valutazione, tramite la somministrazione di stimoli visivi, ovvero ho presentato sei quadri astratti e somministrato un questionario, atto a rilevare in che modo alcune caratteristiche di personalità possano fungere da predittori atti spiegare l’influenza del contatto corporeo tra i partecipanti.
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Abstract
Il contatto fisico e gli effetti che produce sono stati affrontati in diversi ambiti e diverse discipline, a partire dalle ricerche sulla comunicazione non verbale, per poi arrivare fino alla psicologia sociale e del consumatore.
La presente tesi parte dalla definizione di comunicazione non verbale, presentata nel primo capitolo, per illustrare i risvolti comunicativi del contatto, approfondendo i primi studi relativi a questa dimensione e descrivendo anche gli altri elementi della comunicazione non verbale, in modo da fornire una visione d’insieme da cui partire per approfondire poi solo il contatto fisico.
Nel secondo capitolo, nell’ottica di approfondimento del ruolo che riveste il corpo nei meccanismi psicologici, mi sono focalizzata su un filone di studi specifico definito embodied cognition o nella versione italiana cognizione incarnata, nel quale viene descritto il ruolo attivo del corpo nel guidare i processi cognitivi delle persone, facendo una distinzione tra i processi che si attivano in presenza di uno stimolo e quelli, invece, che si creano anche in assenza di stimoli.
Approfondendo gli ambiti di ricerca del contatto fisico, nel terzo capitolo ho poi considerato nello specifico la psicologia della persuasione e quella del consumatore, ambiti in cui sono state svolte numerose ricerche scientifiche al fine di dimostrare l’importanza della comunicazione non verbale. A tal proposito ho considerato, come per il primo capitolo, i diversi elementi facenti parte della comunicazione non verbale, portando a riferimento alcune ricerche svolte nell’ambito della psicologia del consumatore, considerando i diversi aspetti che conducono a persuadere i clienti nell’attribuzione di giudizi o nell’accettazione alle richieste.
L’ambito della psicologia della persuasione ha poi fatto di nuovo da sfondo al quarto capitolo, in cui, invece, ho considerato unicamente gli effetti prodotti dal contatto fisico in specifici ambiti di applicazione. Ho descritto, pertanto, in che modo un contatto fisico sia in grado provocare maggiori tassi di acquisto, accettazione a richieste d’aiuto ed ancora tassi più elevati nel caso della predisposizione a lasciare mance. Gli effetti descritti si sono appositamente focalizzati sul contatto fisico, illustrandone i diversi ambiti di applicazione, per poi descrivere, al termine del capitolo, i fattori in grado di mediarli.
1
INTRODUZIONE
Il quinto capitolo, avendo la funzione di introdurre la ricerca, contestualizza il contatto fisico nell’ambito più generale della psicologia sociale, sottolineandone l’influenza che questo provoca nelle persone. L’influenza sociale del contatto fisico è stata affrontata inserendo due ricerche entrambe del 2015, che sottolineano come il contatto corporeo sia in grado di influire su giudizi, decisioni e valutazioni a diversi livelli.
La mia ricerca pertanto, presentata nel sesto capitolo, si occupa di studiare l’influenza del contatto fisico in un compito di valutazione, tramite la somministrazione di stimoli visivi, ovvero ho presentato sei quadri astratti e somministrato un questionario, atto a rilevare in che modo alcune caratteristiche di personalità possano fungere da predittori atti spiegare l’influenza del contatto corporeo tra i partecipanti.
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