Riassunto analitico
Il diritto ha da sempre una forte difficoltà a stare al passo con le esigenze sociali dei propri tempi, ciò che risulta ancora più evidente oggigiorno, nel contesto di un mondo che la tecnologia rende perennemente in mutamento, caratterizzato da fortissimi connotati di incertezza e imprevedibilità. La questione sarà analizzata prendendo a esempio paradigmatico la privacy, nata come concetto nella seconda metà dell’Ottocento e sensibilmente modificatasi nel corso dei secoli. Dapprima si prenderà in considerazione l’evoluzione della disciplina della privacy sia in territorio nazionale sia europeo, ponendo l’accento sul ritardo con cui è sempre stata emanata; in secondo luogo, si esamineranno alcuni dei profili di inadeguatezza che la normazione presenta dinnanzi alle nuove dimensioni del diritto alla riservatezza, anche con riferimento alle tecnologie emergenti. Nel prosieguo, attingendo dal contributo degli Science and Technology Studies, si cercheranno di indagare le ragioni per cui il diritto è sempre rimasto “un passo indietro” rispetto alla società, nonché l’importanza dei diritti fondamentali – e, su scala nazionale, della Costituzione – nel produrre un quadro normativo coerente. Da ultimo, si tenterà di trasferirsi in una dimensione di futuro: è vero che il lag del diritto è sempre esistito, ma è da considerarsi assolutamente inevitabile? O esistono effettivamente soluzioni o risposte che possono aiutare a risolvere efficacemente la questione? La risposta a queste domande verterà sui concetti di etica e flessibilità, per condurre, infine, a una riflessione sul futuro – o sui futuri – possibili per il diritto e per la privacy.
|
Abstract
Law has always struggled in keeping pace with its time’s societal needs. Which is much more evident nowadays, due to a world being constantly changing because of the massive presence of technology. Our times are, by consequence, uncertain and unpredictable. This statement will be analysed taking privacy as a consistent example of such changes.
The notion of privacy arose around the ninth century and its meaning has kept on shifting since then. Firstly, we will consider how privacy has been theorised and regulated in both Italy and the European Union, highlighting how every time the enactment of any discipline was late compared to the needs of society, and the role of jurisprudence in dealing with this. Then, we will examine some of the aspects that make legislation mostly inadequate when it comes to emerging technologies.
In addition, referring to the contribution of Science and Technology Studies, we will try and find out the reasons why law lags behind society, and how a discussion on fundamental rights could be essential for issuing a coherent legislation. On a national level, the Italian Constitution can represent a really good tool for carrying out this task.
Eventually, the regulatory lag will be looked at "from the future". It cannot be denied that it has always existed, but is it absolutely unavoidable? Or can we picture some solutions that can effectively solve this matter? The answers we will try and provide will focus on the notions of ethics and flexibility. At the very end, the notions discussed through this document will be needed to reflect on law and privacy's potential futures.
|