Riassunto analitico
La presente tesi si sofferma sul problema della responsabilità derivante da reato dell’ente bancario per fatti di riciclaggio. Vengono affrontate in modo ragionato e con la disamina della giurisprudenza e della dottrina come questioni preliminari la fondamentale e prodromica definizione e delimitazione del reato codicistico di riciclaggio, con attenzione e cenni ad altre fattispecie affini e contigue. Vengono affrontate – seppur sinteticamente – anche questioni di parte generale come il tentativo e il reato per omissione. Viene fatto riferimento a casi importanti come la sentenza ThyssenKrupp, per la disamina del dolo eventuale come elemento soggettivo. Successivamente l’analisi si sposta sulla disciplina degli enti (c.d. 231/01), di cui viene delineata la natura fondamentale di responsabilità per colpa in organizzazione con tutti i corollari che ne conseguono in merito a criteri di imputazione, autonomia della responsabilità, MOG ed elusone fraudolenta e altri motivi di impunità dell’ente. Si fa riferimento a casi emblematici, che hanno fatto la storia della disciplina, come il c.d. caso Impregilo. In ultimo viene dedicato spazio alla normativa amministrativa di settore per la prevenzione dell’uso del sistema finanziario per scopi di riciclaggio. Vengono delineati i principali obblighi degli enti creditizi e le sanzioni contenute nel d. lgs. 231/07. La rilevanza delle condotte ai fini penalistici. La conclusione è l’elaborazione di un MOG (solo concettuale, poiché i MOG vanno costruiti singolarmente sul caso concreto) idoneo a minimizzare (se possibile neutralizzare) il rischio di riciclaggio.
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