Riassunto analitico
L’industria manifatturiera italiana è da sempre stata uno dei comparti più strategici del nostro Paese a livello mondiale, e storicamente, in tutti i settori che la interessano, essa, ha subito forti sviluppi e cambiamenti, che hanno riguardato soprattutto il modo di produrre e di rivolgersi al mercato. L’obiettivo principale di un’impresa è la creazione di valore, generata dal miglior impiego del complesso dei fattori impiegati nella produzione del bene o servizio fornito dalla stessa, ma il contesto competitivo offre sempre più ostacoli alla sopravvivenza delle imprese, che devono così affrontare una corsa allo sviluppo tale da riuscire a dare la spinta per emergere sul mercato. Le attività produttive hanno così bisogno, da un lato di scavalcare le altre imprese appartenenti allo stesso mercato, dall’altro, e allo stesso momento, offrire al consumatore finale, un prodotto che soddisfi le sue necessità. Tramite il potenziamento tecnologico delle attività produttive le aziende dovrebbero riuscire ad ottenere una spinta su tutti i fronti che riguardano la catena del valore. Secondo quanto ci insegna la storia, differenti sono state le rivoluzioni industriali che hanno modificato le modalità e ottiche delle attività produttive. È possibile riassumere il susseguirsi di eventi che hanno interessato le imprese, in quattro rivoluzioni industriali, che hanno caratterizzato l’evolversi del modello di industria sino a quello attuale, perseguito dalla maggioranza delle imprese, ed oggetto di applicazione dalle stesse allo scopo di salvaguardare o perseguire una posizione dominante nel mercato concorrenziale. Parliamo quindi oggi di un modello di Industria 4.0, che segue il filone della quarta rivoluzione industriale. Essa mostra alla base dei processi produttivi, l’implementazione di tecnologie capaci di sostituire l’impiego del fattore umano nel processo di creazione del valore, rendendo lo stesso sempre più autonomo ed efficiente. La digitalizzazione, quindi, diviene il mezzo sovrano di tali applicazioni, intesa come valore aggiunto del manifatturiero futuro che si concretizza attraverso il collegamento in rete in tempo reale di persone, macchine, dispositivi, attrezzature e oggetti per la gestione intelligente dei sistemi produttivi. L’Industria 4.0 permette comunque di progettare nuove proposte di valore per ridefinire i modelli di business vincenti in tutti settori e non solo in quello manifatturiero. Soprattutto per le imprese italiane la vera opportunità offerta da Industria 4.0 è quindi la possibilità non tanto di recuperare efficienza operativa per ‘fare meglio le stesse cose’, quanto di innovare la propria strategia per ‘fare cose diverse o fare le stesse cose ma in modo diverso al fine di distinguersi dai competitor’. L’obiettivo non è ‘giocare meglio degli altri’, bensì ‘cambiare le regole del gioco ‘ che finora sono state fissate dalle grandi imprese, in primis statunitensi e tedesche. La tesi riguarderà, quindi, l’osservazione del modello di Industria 4.0 ripercorrendo i suoi tratti caratterizzanti ed esaminando le varie modalità di applicazione soprattutto tramite gli incentivi posti in essere dal governo. Successivamente, il punto focale dell’analisi, riguarderà l’adozione di tale modello nel settore manifatturiero, più in particolare nel settore della ceramica, osservando come si configura nelle industrie e analizzando più da vicino lo sviluppo del fenomeno tra le aziende appartenenti al territorio dell’Emilia Romagna.
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