Riassunto analitico
Il mondo sta cambiando e il diritto societario non può rimanere inerte rispetto a tale cambiamento, è questo il presupposto da cui parte il presente lavoro. Le problematiche sociali ed ambientali in atto, la sempre maggiore sensibilità dei consumatori e degli investitori al mondo della sostenibilità, uniti alla crisi economica globale, hanno infuso una maggiore consapevolezza della necessità di intervenire sui tradizionali modelli di governance delle imprese, per superare il modello economico ed imprenditoriale di riferimento basato sulla supremazia dei soci. La grande impresa, oggi, non può limitarsi a perseguire il profitto per i propri azionisti, ma deve tendere in modo profittevole a risolvere i problemi della comunità di riferimento e del pianeta, curando conseguentemente anche gli interessi dei suoi principali stakeholders. Dopo aver verificato se il nostro sistema di diritto societario sia idoneo ad orientare l’attività d’impresa in tal senso e volto lo sguardo alle riflessioni provenienti dal panorama comparatistico europeo, il presente lavoro si prefigge di comprendere se e in che misura la recente disciplina della Società benefit consenta di perseguire il suddetto cambiamento. La trattazione seguente, attraverso l’analisi interpretativa della disciplina giuridica, ha voluto indagare le capacità della norma di incidere sulla causa societaria tipica eguagliando interessi lucrativi e non, e sulle responsabilità degli amministratori di società benefit anche e soprattutto per verificare l’esistenza di una legittimazione ad agire nei loro confronti da parte degli stakeholders non soci. Ne sono derivate le conclusioni che, seppur la disciplina benefit introduca concetti dalle grandi potenzialità, che non si vuole nella maniera più assoluta trascurare, ad oggi tali potenzialità sembrano non ancora completamente sfruttate. L’auspicio è quindi quello di un futuro intervento da parte del legislatore per regolamentare in modo più specifico determinati aspetti della disciplina e per introdurre meccanismi che possano ridurre la ancora forte autonomia statutaria dei soci.
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