Riassunto analitico
Le politiche attive del lavoro sono da sempre un elemento fondate del nostro paese, un punto di ripartenza per quello che è l’elemento fondante della nostra repubblica: il diritto al lavoro sancito dal primo articolo della Costituzione. Diritto che deve essere garantito dalla stessa repubblica per i propri cittadini. Da questo principio nascono le politiche pubbliche per il lavoro che attuano sia in modo attivo che passive verso i cittadini italiani. A seguito della riforma del titolo V della costituzione nel 2001 le regioni si sono prese carico della materia che vede quindi ad oggi una coordinazione a livello nazionale da parte di ANPAL agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, e la conseguente realizzazione di esse a livello regionale. Anpal è una agenzia nata a seguito della riforma del jobs act nel 2015 e che trova una rivoluzione nel Sistema delle politiche attive essendo un punto di riferimento e di coordinamento nazionale così da poter garantire i LEP in tutto il territorio. A seguito delle crisi economiche che sono avvenute all’inizio di questo millennio e in particolare a seguito della pandemia globale a livello Europeo e in seguito Nazionale sono state varate delle misure di emergenza che rientrano nel PNRR per far fronte alla crisi e risanare il mercato del lavoro. In particolare, ritroviamo nel PNRR il progetto GOL (garanzia di occupabilità dei lavoratori) che ha come obbiettivo quello di poter coinvolgere il maggior numero di persone fragili e reinserirle nel mercato del lavoro, come percettori di rdc, inattivi, donne e neet. È attuato attraverso percorsi appositi fatti su misura prevedendo sia percorsi di reinserimento nel mercato del lavoro sia percorsi di formazione che permettono upskilling e reskilling delle conoscenze dei lavoratori in modo da essere in linea con le richieste del mercato del lavoro e in particolare quello territoriale, infine percorsi di lavoro e inclusione, per tutti quei casi in cui si individua un bisogno che va al di là della problematica occupazionale e ricollocazione collettiva, relativa alle situazioni di crisi aziendali. Nella regione Emilia-Romagna si è dimostrato molto efficace ed efficiente, grazie anche alla base preimpostata dalla regione negli anni precedenti dopo la stipulazione del patto per il lavoro e per il clima che ha permesso la creazione di una rete dei servizi per il lavoro molto salda ed efficace.
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