Riassunto analitico
INTRODUZIONE: L’introduzione del Trastuzumab, un anticorpo monoclonale con bersaglio il recettore HER2, ha permesso di migliorare gli outcome di sopravvivenza nelle pazienti con carcinoma mammario a fenotipo HER2+. Nonostante questo, il 20-25% dei pazienti con tumore mammario HER2+ sviluppa malattia metastatica. Lo studio condotto da S. Chumsri et al. nel 2019, ha indagato il pattern di recidiva nei pazienti con carcinoma mammario HER2+ nel lungo periodo, in particolar modo confrontando i sottogruppi HR+/HER2+ e HR-/HER2+, anche in rapporto alla somministrazione o meno del Trastuzumab in terapia. L’obbiettivo di questa tesi invece è quello di indagare il pattern di recidiva nelle pazienti con carcinoma mammario HER2+ trattati con Trastuzumab, con riguardo alla diversa espressione dei recettori ormonali.
MATERIALI E METODI: Sono state arruolate 156 pazienti con carcinoma mammario HER2+, non metastatico alla diagnosi, stadio I-IIIC. Le pazienti sono state trattate presso il Day Hospital Oncologico del Centro Oncologico Modenese (COM) del Policlinico Universitario di Modena nel periodo 2004-2017. Ciascuna paziente ha assunto almeno una dose di Trastuzumab in associazione – concomitante o sequenziale - alla chemioterapia somministrata con intento neo-/adiuvante.
RISULTATI: Durante il periodo di osservazione si sono verificati 15 eventi di recidiva: 8 nelle pazienti HR+/HER2+ (7,7% delle pazienti appartenenti a tale sottogruppo) e 7 tra le pazienti HR-/HER2+ (pari al 13,5%). Limitatamente al basso numero di eventi, è possibile osservare un trend di DFS migliore nelle pazienti con carcinomi mammari HR+/HER2+ (HR= 0,5 – p= 0,22). Le curve di Kaplan-Meier mostrano una differenza fra le due curve: il 20% delle pazienti con carcinoma mammario HR- è a rischio di sviluppare recidiva entro 5 anni dalla diagnosi della prima neoplasia, il rischio per le pazienti HR+/HER2+ è invece circa del 15%. La media del tempo intercorso tra la prima diagnosi di carcinoma mammario e la diagnosi di recidiva, è minore nei carcinomi mammari HR-/HR+ (1,4 anni) rispetto a quanto è stato valutato nei carcinomi HR+/HER2+ (3,6 anni). Inoltre le pazienti HR-/HER2+ non soltanto hanno un rischio di recidiva maggiore, presentano anche un maggior rischio di mortalità. Infatti, nei primi cinque anni di follow up, le pazienti con carcinomi HR-/HER2+ hanno un rischio pari al 15% circa di morte (versus 7% circa delle pazienti con carcinoma mammario HR+/HER2+).
CONCLUSIONI: Lo studio, pur non ottenendo risultati statisticamente significativi a causa dell’esiguità del campione in studio e del basso numero di eventi, sembra confermare che la negatività dei recettori ormonali sia un fattore prognostico negativo nel paziente con carcinoma mammario HER2+ trattato con Trastuzumab.
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