Riassunto analitico
Gli elementi che hanno generato panico nelle economie europee quali pandemia da covid-19, rincaro dei prezzi della materie prime e delle fonti energetiche, conflitto russo-ucraino sono gli argomenti che verranno trattati nel capitolo primo del presente lavoro, analizzando anche le contromisure intraprese a livello europeo e a livello italiano a tutela del marcato europeo e di quello italiano a conservazione e garanzia di continuità delle relative economie, cercando di evitare una recessione come quella vissuta con la crisi finanziaria del 2008. Nel capitolo due si analizzerà il quadro normativo che regolamenta dapprima il telelavoro e in seguito il lavoro agile, definito anche Smart Working, che vede coinvolto sia il settore pubblico sia quello privato. Indipendentemente dallo sviluppo normativo, come si vedrà, il focus principale del quadro normativo rimane sempre quello di migliorare la conciliazione del binomio “lavoro-famiglia”. Nel terzo capitolo si avrà modo di analizzare come la pandemia e lo smart working (lavoro agile) hanno cambiato le abitudini dei lavoratori e dei datori di lavoro. Come ciò ha portato al mutamento delle esigenze dei lavoratori innescando in essi la necessità di cercare un posto di lavoro qualitativamente migliore in termini di possibilità di svolgere la propria attività lavorativa, anche parzialmente, da casa; salario migliore, autonomia organizzativa…ecc. Nell’ultimo capitolo avremo modo di analizzare le politiche del mercato del lavoro e le relative finalità, tenendo come riferimento la classificazione desunta da Eurostat: “1) Servizi per il mercato del lavoro: volti ad assistere i disoccupati e le persone in cerca di lavoro per entrare nel mercato del lavoro oltre ad affiancare i datori di lavoro nel reclutamento e selezione del personale; 2) Misure per il mercato del lavoro: politiche attive; 3) Sostegni per il mercato del lavoro: politiche passive;”
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