Riassunto analitico
L'elaborato tratta dapprima della natura giuridica dell'azienda, svolgendo un'analisi approfondita delle diverse teorie che la interpretano: dalle teorie universalistiche alla teoria atomistica. Viene posta, inoltre, in evidenza la relazione che sussiste tra l'azienda (intesa in senso stretto) e l'imprenda, sicché si va a creare una dissociazione tra il titolare dell'azienda e l'imprenditore: rapporto strumentale reso evidente dalla circostanza per la quale l'azienda può essere concessa in affitto (art. 2562 c.c.) nonché in usufrutto (art. 2561 c.c.). Inoltre, relativamente alle vicende circolatorie, la disciplina contenuta nel codice civile appare incompleta. In merito, sono molteplici le questioni sorte sia in dottrina che in giurisprudenza: a partire dalla disciplina della registro delle imprese (art. 2556 c.c.), del divieto di concorrenza (art. 2557 c.c.) della successione nei contratti (art. 2558 c.c.) e la sua diversità rispetto al regime ordinario di cessione dei contratti. Peraltro, saranno esaminati alcuni contratti in cui l'effetto successorio si produce ipso iure: il contratto di lavoro subordinato (art. 2112 c.c.), dal quale, tra l'altro, si ricava una definizione di azienda e di ramo di azienda; il contratto di edizione (art. 132, L. 633/1941); il contratto di locazione di immobile ad uso commerciale (art. 36, L. 392/1978); il contratto di consorzio (art. 2610 c.c.); nonché il contratto bancario, chiedendosi in particolare se esso debba essere considerato come un contratto personale o meno. Infine, si porrà l'accento sulla sorte dei crediti (art. 2559 c.c.) e dei debiti dell'azienda (art. 2560 c.c.). Il tutto finalizzato a garantire la continuità dell'azienda e dei rapporti che la riguardano nelle vicende traslative.
|