Riassunto analitico
Una delle più note regolarità empiriche che sono state studiate è che a livelli più alti di istruzione corrispondono salari più alti. Molto varie e dibattute, invece, sono le modalità di calcolo del rapporto fra reddito e istruzione. L’obiettivo della tesi è quello di fare il punto sul dibattito teorico che negli ultimi decenni ha riguardato il rendimento dell’istruzione e di condurre un’analisi empirica per l’Italia: l’analisi viene condotta su diverse banche dati tenendo conto anche delle competenze possedute dagli individui al di là dell’istruzione formale. In particolare, si parte dal modello del capitale umano che concepisce l’istruzione come un investimento dell’individuo che prevede costi e benefici, e che presenta un proprio rendimento. Si prende poi a riferimento la funzione dei guadagni elaborata da Jacob Mincer, esaminandone pregi e difetti. In particolare, si esaminano le diverse tecniche che sono state utilizzate per far fronte ai limiti della funzione stessa. L’analisi empirica è condotta testando la funzione dei guadagni sui dati dell’Indagine sui bilanci delle famiglie della Banca d’Italia del 2012, utilizzando la tecnica delle variabili strumentali per far fronte alle distorsioni evidenziate nell’analisi teorica. Successivamente, la stessa analisi viene condotta sui dati dell’archivio storico della stessa indagine della Banca d’Italia per verificare l’andamento dei rendimenti economici dell’istruzione nel tempo. Infine, si utilizzano i dati dell’indagine Piaac, una banca dati dell’Ocse che ha lo scopo di rilevare le competenze degli adulti che sono utilizzate nei luoghi di lavoro e nella vita di tutti giorni. L’obiettivo è quello di avere misure alternative (e complementari) del capitale umano oltre all’istruzione formale, e di verificare come si colloca l’Italia da questo punto di vista nel confronto con gli altri paesi. L’elaborato ha l’obiettivo quindi di tenere conto dei rendimenti economici del capitale umano ponendo attenzione a diversi aspetti, analizzando anche quali fattori influiscono maggiormente sulla probabilità di iscriversi o di ottenere un titolo di educazione terziaria.
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