Riassunto analitico
Il mio elaborato ha l’obiettivo di definire e delineare le responsabilità e le funzioni che caratterizzano la figura del revisore legale nel sistema giuridico italiano, la rilevanza che tale ruolo ha assunto nel tempo, sempre più di primaria necessità, non solo in merito ai vari servizi di assistenza all'impresa, ma anche di garanzia per investitori, risparmiatori, fornitori, lavoratori, clienti ed erario. L’introduzione del Codice della Crisi d'impresa e dell'Insolvenza introdotto dal D.lgs. 14/2019 è solo l’ultima di una serie di modifiche riguardanti la disciplina della revisione aziendale: introduce un cambio di prospettiva in cui i professionisti svolgeranno con e per l’impresa funzioni fondamentali. Tale decreto delinea un cambiamento sia nelle modalità di gestione dell’impresa, sia nel comportamento che i professionisti incaricati dovranno tenere nella conduzione e gestione dello stato di crisi delle imprese. Appare infatti indubbio che, tra le attività del revisore, debba rientrare anche quella della verifica della idoneità degli assetti per consentire il monitoraggio costante delle dinamiche aziendali nella prospettiva di rilevare anzitempo i primi segnali di difficoltà dell'impresa: queste nuove sfide professionali richiedono soggetti preparati ed in possesso di competenze specialistiche in continuo aggiornamento. L’evoluzione storico-normativa della disciplina in esame, può trovare una forte giustificazione in una serie di disastrosi fallimenti come Enron, Worldcom, Parmalat o come il più recente scandalo di Banca Etruria, dove non sono mancate le responsabilità delle società di revisione (Deloitte, PwC, Arthur Andersen) le quali non hanno svolto la loro funzione di “sentinella”, ma sono state complici indifferenti, facendo emergere bilanci redatti ad hoc, “sani” fino alle porte del fallimento. La reazione americana agli scandali finanziari appena menzionati è stata l’emanazione del Sarbanes Oxley Act nel 2002, che ha incrementato la pena nei casi di falso in bilancio ed ha aumentato la responsabilità degli auditor all'atto della revisione contabile. La risposta europea, seppure tardiva , è arrivata tramite la direttiva 2006/53/CE, concretizzata in Italia con il D.lgs. 27 gennaio 2010 n.°39 con effetti sul Codice civile libro quinto del lavoro e sulle principali leggi collegate come Teso Unico Bancario, Testo Unico delle disposizioni di Intermediazione Finanziaria e Codice delle assicurazioni private. La crisi finanziaria ed economica è un ulteriore motivo che ha condotto tale Decreto legislativo ad essere considerato come un “testo unico” sul tema della revisione legale dei conti. Detta crisi, ha coinvolto un numero elevato di imprese in procedure di fallimento e concorsuali con le conseguenti azioni nei confronti dei soggetti incaricati di revisione legale dei conti, la cui responsabilità viene delineata dal Decreto in questione . Possiamo sintetizzare come l’impegno del legislatore sia rivolto al raggiungimento di una migliore qualità della revisione contabile italiana, ad un approccio comunitario armonizzato sul tema della revisione legale dei conti e all’affermazione di come il professionista ricopra un ruolo di interesse pubblico, dove, per interesse pubblico intendiamo l’ampia collettività che spazia da persone ad istituzioni che si affidano alla qualità del lavoro del revisore. Questa riconosciuta funzione pubblica del revisore necessita infatti di un continuo adeguamento della normativa in termini di indipendenza, anche a fronte dello sviluppo del mercato stesso il quale rende gli strumenti normativi, anche quelli più recenti, superati e inadeguati.
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