Riassunto analitico
Il glioblastoma multiforme (GBM) rappresenta il più frequente e letale tumore primitivo del sistema nervoso centrale, con una media di sopravvivenza di circa 14 mesi dalla diagnosi, dovuta all’assenza di una terapia realmente efficace. Si ritiene che una delle maggiori cause della prognosi infausta nel GBM risieda nella presenza, all’interno della massa tumorale, di una sottopopolazione di cellule identificata come Glioblastoma Stem-like Cells (GSC). Queste cellule esibiscono caratteristiche stem-like come self-renewal e bassi livelli di differenziamento. È stato ipotizzato che queste cellule siano resistenti al trattamento e le responsabili della recidiva. Per questi motivi, le GSC da diversi anni sono oggetto di studio come bersaglio di nuove e più efficaci terapie sperimentali. Pertanto, l’obiettivo di questo lavoro di tesi è stato quello di mettere a punto un protocollo di isolamento e mantenimento della componente stem-like del GBM a partire da biopsie di pazienti affetti. A questo scopo è stato ottimizzato e standardizzato un protocollo di disgregazione del tessuto tumorale che ha permesso di isolare colture primarie (n = 13) con una buona resa in termini di vitalità e proliferazione cellulare. Nel tentativo di selezionare le GSC, le colture primarie isolate sono state quindi mantenute in terreno selettivo per 30 giorni. A seguito del periodo di selezione sono state ottenute colture cellulari estremamente eterogenee, tre delle quali presentano elementi morfologici caratteristici associati alle GSC, quali la crescita in neurosfere ed una plasticità fenotipica. Per verificare se le colture ottenute presentino caratteristiche stem-like, è stata poi valutata l’espressione genica di un pannello di marcatori, descritti in letteratura come geni di staminalità, che comprende NANOGa, SOX2, OCT4, BMI1, MUSASHI1, NESTIN, e COL1A1. L’espressione genica è stata valutata in RT-PCR, utilizzando come controllo precursori neuronali sani umani (hNPC). Quattro dei geni indagati (NANOGa, OCT4, BMI1 e COL1A1) sono risultati maggiormente espressi nei campioni tumorali rispetto al controllo precursore sano. La crescita in neurosfere e la plasticità fenotipica unitamente all’espressione marcata di alcuni dei marcatori di staminalità, suggeriscono che mediante il nostro protocollo di isolamento e mantenimento sia possibile isolare una componente GSC-like del tumore, che potrà essere quindi utilizzata come modello preclinico, per lo studio di nuovi approcci terapeutici caratterizzati da una maggiore efficacia e specificità anti-tumorale.
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