Riassunto analitico
Gli ultimi venti anni hanno visto modifiche drastiche alla struttura dei mercati del lavoro in diversi paesi. Concentrando l'attenzione sui paesi europei, tra la fine degli anni '90 e l'inizio del 2000, i governi di stampo diverso hanno seguito una tendenza alla deregolamentazione di particolari tipi di contratti, vale a dire quelli a tempo determinato e altre forme atipiche, portando i ricercatori ad iniziare a discutere di dualismo dei mercati del lavoro e di "two-tier labour markets" (Boeri e Garibaldi 2007, Bentolila e altri 2012). Le riforme attuate dal 2008 in poi hanno preso una direzione diversa, mirando la maggior parte delle volte a ridimensionare la sempre maggiore dualizzazione dei mercati del lavoro. Infatti, se da un lato i legislatori hanno cercato di ri-regolare i contratti a tempo determinato e il lavoro atipico in generale, dall'altro hanno in qualche modo utilizzato la profonda recessione economica come espediente per deregolamentare la legislazione sulla protezione del lavoro per i lavoratori a tempo indeterminato, nell’ottica del modello danese di "flexicurity". Indubbiamente, diversi paesi europei (se non la maggioranza) hanno assistito ad una forte frammentazione dello spettro politico. La tesi mira ad analizzare i fattori determinanti del soddisfacimento del governo nazionale e se le riforme del mercato del lavoro abbiano avuto un ruolo. A tal fine, implementiamo un'analisi cross-country, utilizzando i dati individuali dello European Social Survey (ESS). I paesi inclusi sono Polonia, Spagna, Croazia, Portogallo, Paesi Bassi, Svezia, Slovenia, Francia, Finlandia, Danimarca, Germania, Italia, ovvero quei paesi europei che mostrano un'elevata percentuale di contratti a tempo determinato sul totale dell’occupazione.
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Abstract
The last twenty years have seen drastic modifications to the structure of labour markets in several countries. Focusing the attention on European countries, between late 1990s and early 2000s, governments of different backgrounds have followed a trend of deregulation of particular types of contracts, namely fixed-term ones and other atypical forms, leading researchers to start debating about labour markets’ dualism and “two-tier labour markets” (Boeri and Garibaldi 2007; Bentolila et al 2012 among others). Reforms implemented from 2008 onwards have instead taken a different direction, aimed most of the times at downsizing the increased dualization of labour markets. In fact, if on the one hand policy makers have tried to re-regulate fixed-term contracts and atypical work in general, on the other hand they somehow exploited the profound economic downturn as an expedient to deregulate employment protection legislation for permanent workers, as in the Danish “flexicurity” model. Undoubtedly, several European countries (if not the majority) have witnessed a strong fragmentation of the political spectrum. The dissertation aims at analysing the determinants of satisfaction with the national government and whether labour market reforms played a role. For this purpose, we implement a cross-country analysis, using individual data from the European Social Survey (ESS) database. The countries included are Poland, Spain, Croatia, Portugal, Netherlands, Sweden, Slovenia, France, Finland, Denmark, Germany, Italy – namely those European countries that show high share of temporary contracts in total employment.
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