Riassunto analitico
Il presente elaborato approfondisce il tema delle piccole e medie imprese attraverso una ricerca sul comportamento economico delle principali società nel nostro sistema territoriale. Il campione analizzato è costituito dalle prime 300 imprese classificate per ordine di fatturato con sede legale a Modena e provincia e ne è stato studiato l’andamento negli anni 2009, 2010 e 2011 con l’ausilio dei principali indicatori dell’analisi di bilancio; il confronto è stato svolto nell’arco temporale dei tre anni, ma l’attenzione è stata principalmente rivolta all’anno 2011. La trattazione presenta la seguente struttura: il primo capitolo può essere definito come una sintesi delle principali caratteristiche dell’analisi di bilancio, non pretende di essere una trattazione esaustiva, ma si vuole approfondire lo strumento che verrà utilizzato in seguito per l’osservazione del campione oggetto di indagine. In questo capitolo vengono esposte le varie tipologie e metodologie di analisi, gli obiettivi e i limiti del processo, si illustra il significato e la funzione dei principali indici che saranno poi utilizzati nei capitoli successivi ed infine i vari metodi di riclassificazione del bilancio. Il secondo capitolo è stato dedicato alle Piccole e Medie Imprese, per l’importanza e il ruolo che esse rivestono nel nostro territorio. Iniziando con un’ottica più “europea”, attraverso l’analisi dello Small Business Act, e altri studi e normative su questa categoria di imprese, si passa ad un’ottica nazionale: spesso si sente parlare del cosiddetto “nanismo imprenditoriale”, che secondo alcuni studiosi gioca un ruolo chiave nelle difficoltà mostrate sulla capacità di crescita della nostra economia, ma d’altro canto la flessibilità, la specializzazione e la capacità di far fronte in modo dinamico alle mutevoli esigenze del mercato fanno di questa categoria d’imprese la componente principale della nostra economia. Il capitolo termina con un focus sull’impatto che esse hanno sull’Emilia Romagna, una delle regioni più produttive e industrializzate in Italia. Nel terzo e nel quarto capitolo l’attenzione viene trasferita alla provincia di Modena. L’economia modenese si caratterizza per una netta prevalenza delle Piccole e Media Imprese che rappresentano il 99 per cento della base imprenditoriale, da una solida industria, da un’organizzazione di tipo distrettuale (si ricordano le ceramiche di Sassuolo, il tessile di Carpi e il biomedicale di Mirandola) e da una forte propensione all’esportazione, grazie anche alla presenza di diverse multinazionali. La crisi economica ha ovviamente colpito anche questa provincia: tra il 2008 e il 2009 è stato perso circa il 10 per cento del numero di posti di lavoro, ma l’anno peggiore è stato il 2009, in cui fatturato e produzione sono diminuiti rispettivamente del 23 e del 26 per cento rispetto all’anno precedente. Dopo una panoramica sull’andamento economico provinciale, il terzo capitolo prosegue con lo studio del campione di imprese nel suo complesso, mentre nel quarto capitolo le società sono state classificate all’interno di 5 principali settori (agricoltura, ceramica, edilizia, metalmeccanica, tessile-abbigliamento) ed stata svolta un’analisi di tipo settoriale, osservandone le variabili dimensionali, reddituali e finanziarie. La metodologia di analisi ricalca le orme della ricerca svolta nello scorso anno dal dipartimento di Economia della Facoltà sugli anni 2009 e 2010, pertanto nella prosecuzione dell’anno 2011 sono stati adottati i medesimi criteri e procedimenti.
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