Riassunto analitico
Questo progetto di tesi si pone sostanzialmente un duplice obiettivo:
1) fornire un quadro di sintesi, dal punto di vista regolamentare, riguardo tutte le novità che sono emerse negli ultimi anni dal punto di vista della finanza sostenibile, con particolare riferimento agli impatti sugli intermediari bancari; 2) valutare il grado di maturità e la percezione della finanza sostenibile nel comparto bancario italiano.
Riguardo il primo obiettivo, il lavoro si concentrerà soprattutto sugli sviluppi regolamentari avvenuti negli ultimi 5 anni, quindi dal 2015, anno in cui gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno concordato gli obiettivi per il 2030, ovvero i Sustainable Development Goals (SDGs). Da quel momento in poi, sono stati numerosi gli interventi delle autorità regolamentari con l’obiettivo di indirizzare la finanza verso una transizione sostenibile, in particolare negli ultimi 2 anni. Infatti, dalla pubblicazione dell’Action plan on financing sustainable growth da parte della European Banking Authority (EBA) nel 2018, si sono susseguiti una serie di interventi regolamentari finalizzati a orientare il mercato dei capitali verso un’economia sostenibile. Successivamente all’analisi regolamentare, il lavoro proseguirà con un’analisi di mercato del sistema bancario italiano, analizzando in che modo i principali player si stanno muovendo per far fronte alle nuove richieste normative. In particolare, verrà analizzato un campione di 15 tra le principali banche italiane, fortemente rappresentative del sistema bancario italiano. L’analisi verrà condotta, quindi, attraverso lo studio di due principali documenti forniti dalle banche italiane: i piani industriali e le dichiarazioni non finanziarie (DNF). Attraverso l’indagine dei piani industriali, si vuole analizzare se e in che modo il sistema bancario italiano ha previsto l’integrazione di fattori di sostenibilità (non solo ambientale, ma anche sociale e di governance, i c.d. fattori ESG) nella propria strategia operativa e nel proprio modello di business. Attraverso l’indagine delle dichiarazioni non finanziarie, invece, si vuole analizzare in che modo, nel concreto, gli operatori bancari italiani stanno dando il loro contributo alla sostenibilità, dandone chiara evidenza ad investitori e consumatori.
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