Riassunto analitico
Il dimetilfumarato a rilascio prolungato si è dimostrato efficace nel trattamento della Sclerosi Multipla recidivante-remittente. La riduzione della conta linfocitaria è un effetto farmacodinamico noto. L'obiettivo del nostro studio era quello di dimostrare un'eventuale correlazione tra riduzione della conta linfocitaria ed efficacia del trattamento. Lo studio da noi effettuato è uno studio retrospettivo su 129 pazienti affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente seguiti dal centro SM di Modena. Gli outcome analizzati sono stati: ricaduta, attività di malattia alla RM, peggioramento dell'EDSS e perdita dello status di NEDA. A parte qualche piccola significatività il nostro studio afferma che non c'è una chiara relazione tra la linfopenia indotta dal dimetilfumarato e protezione nei confronti dell'attività di malattia. Una linfopenia perdurante dopo la sospensione perciò non protegge da eventuali ricadute, attività di malattia alla RM, peggioramento dell'EDSS e perdita dello status NEDA. Questo ha delle implicazioni importanti per il clinico che, nell'incertezza, non sa se iniziare un nuovo trattamento in attesa che si risolva la linfopenia.
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