Riassunto analitico
Il presente elaborato ha l’obiettivo di chiarire i principali elementi d’inammissibilità nel contenzioso bancario. Capitalizzazione anatocistica trimestrale degli interessi, invalidità della pattuizione, usura dei tassi d’interesse applicati sono solo alcune delle ragioni che stanno alla base delle cause che i clienti delle banche promuovono contro gli istituti di credito. Negli ultimi anni il contenzioso con le banche si è sviluppato soprattutto nei rapporti di conto corrente con aperture di credito e saldi passivi a carico dei clienti. Ad oggi, le operazioni peritali condotte dai Consulenti Tecnici d’Ufficio (CTU) risultano sempre più complesse, anche dovuto al fatto di non avere una normativa ben definita, dovendo informare i criteri di calcolo in funzione del periodo prescritto/non prescritto, precedente/successivo alla Delibera CICR 9/2/00, distinguendo le rimesse solutorie da quelle ripristinatorie, gli interessi e competenze relative al fido e all’extra fido, accertando tempo per tempo la legittima presenza e l’ammontare del fido. Le scelte tecniche risultano pervase da pregnanti risvolti giuridici che, se non opportunamente circostanziati nel quesito posto dal Giudice, rimangono affidati alle scelte del CTU, con significative contrapposizioni con i Consulenti Tecnici di parte (CTP), alimentate dai ragguardevoli riflessi economici che discendono dalle scelte operate.
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