Riassunto analitico
Il mieloma multiplo è una neoplasia ematologica caratterizzata da una crescita incontrollata di plasmacellule. Questa neoplasia è generalmente anticipata da due condizioni preneoplastiche asintomatiche: la gammopatia monoclonale a significato indeterminato (MGUS) e il mileoma multiplo smouldering (SMM). Queste due condizioni non prevedono un trattamento farmacologico, i pazienti affetti vengono monitorati a livello clinico e laboratoristico con frequenza differente a seconda del rischio di progressione valutato per il singolo paziente. Oggigiorno, per valutare il rischio di progressione a mieloma multiplo, vengono utilizzati modelli prognostici che prevedono la valutazione di parametri perlopiù associati alle caratteristiche delle plasmacellule neoplastiche. L’evoluzione da queste condizioni preneoplastiche al mieloma multiplo è associata non solo alla combinazione di processi di instabilità genomica ed evoluzione clonale, ma anche a complesse alterazioni del microambiente midollare, che stimolano l’evasione dall’immunosorveglianza. Per la stratificazione del rischio, è perciò promettente anche la valutazione di parametri immunologici in grado di misurare le risposte T-cellulari anti-mieloma. In questo studio, è stata analizzata una coorte di 33 pazienti con MGUS e SMM ed è stato effettuato un follow-up in media di 28 mesi. Durante questo periodo, è stata monitorata la risposta T cellulare specifica per 10 diversi antigeni associati al mieloma multiplo (MMAAs), utilizzando la tecnica Elispot (Enzyme Linked Immunospot assay), partendo da sangue periferico dei pazienti. Questo saggio immunoenzimatico permette di rilevare e quantificare i linfociti T MMAA-specifici, in grado di secernere una specifica citochina, nel nostro caso l’interferone γ (IFNγ). I risultati di questo monitoraggio hanno permesso di dimostrare una correlazione tra risposta T-cellulare mieloma-specifica e la progressione a neoplasia: pazienti con malattia stabile presentano risposte T-cellulari robuste e persistenti contro almeno uno dei 10 MMAAs testati, mentre tali risposte sono assenti o molto deboli nei pazienti che vanno incontro a progressione. Questo saggio immunologico potrebbe essere perciò uno strumento prognostico promettente nel monitoraggio dei pazienti con MGUS e SMM, aiutando a identificare i pazienti con maggiore o minore rischio di progressione.
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