Riassunto analitico
La tesi è volta alla valutazione di un progetto, in corso di attuazione, di contrasto della dispersione scolastica. Il progetto, denominato Orientarsi, ha carattere sperimentale e coinvolge 427 ragazzi di seconda media, provenienti da 18 classi localizzate in diversi comuni della provincia di Modena. Etichettato come politica di prevenzione, è volto a ridurre i fenomeni dell’abbandono precoce, delle bocciature e dei passaggi di corso che si manifestano nel primo anno della scuola superiore. Si tratta di eventi che, com’è noto, oltre ad avere rilevanti conseguenze sociali sui diretti interessati, si ripercuotono negativamente anche sull’economia. Il progetto contrasta la dispersione, cercando di ridurre gli errori decisionali nella scelta dell’istituto di secondo grado. A questo fine prevede un rafforzamento della didattica orientativa e agisce simultaneamente su professori, famiglie e alunni. Le azioni previste dal progetto mirano, infatti, a migliorare le capacità degli insegnanti nel redigere il consiglio orientativo, a minimizzare l’influenza dei genitori nel processo di decisione e ad aumentare la consapevolezza degli alunni sull’offerta formativa superiore. Erroneamente, quando si parla di valutazione, si tende a identificarla esclusivamente con la valutazione “d’impatto”, ovvero quella che risponde al quesito “il programma raggiunge i risultati desiderati?”. Questa tesi di ricerca non è volta a valutare il long term outcome: gli esiti saranno visibili solo a giugno del 2021, quando i ragazzi termineranno il primo anno presso gli istituti secondari di secondo grado. Cosa forse meno nota, a chi non ha familiarità con la materia, è che la valutazione d’impatto è la quarta di cinque diverse tipologie valutative. Secondo l’approccio di Rossi, Lipsey e Freeman [2004] la “valutazione” si sviluppa su cinque livelli, gerarchicamente ordinati: la valutazione del bisogno, della teoria del programma, di processo, d’impatto e di efficienza. Se si svolge una valutazione d’impatto senza aver compreso a pieno la teoria del programma o come esso sia stato implementato, si rischia di incorrere in una black box evaluation: posso osservare i risultati, ma la loro utilità per valutare la politica è nulla in quando non si riesce a individuare le variabili che li hanno determinati. In questo elaborato, coerentemente con lo stadio di evoluzione del progetto, si affronta la valutazione di Orientarsi con particolare riferimento alle fasi iniziali della valutazione, ovvero alla ricostruzione della teoria del programma e alla valutazione di processo. Entrambe le operazioni sono state possibili grazie all’esperienza maturata in un percorso di ricerca applicata presso il Capp, che ha consentito l’osservazione diretta della realizzazione del programma, la possibilità di intervistare i principali stakeholders e la partecipazione attiva nella raccolta dei dati.
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