Riassunto analitico
Le operazioni con parti correlate sono uno strumento potenzialmente utilizzabile come mezzo di estrazione di ricchezza da un’impresa, da parte del soggetto di controllo. La Consob, su delega assegnata dal legislatore primario, ha emanato, attraverso delibera n. 17221/2010, un regolamento volto a impedire quest’uso. L’effettiva efficacia di queste nuove disposizioni è stata oggetto di discussione. Ciò suggerisce la necessità di un approfondimento. Il primo capitolo inquadra le operazioni con parti correlate sotto un profilo definitorio, economico e giuridico. È dapprima fornita la definizione dei termini «parte correlata» e «operazione con parte correlata», prendendo come riferimento il Principio Contabile IAS 24. Secondariamente sono spiegate le diverse funzioni economiche soddisfacibili attraverso il ricorso alle operazioni con parti correlate, e il ruolo della regolamentazione nel garantire che questo genere di operazioni non siano utilizzate come strumento mezzo cui attuare pratiche di tunneling. Il secondo capitolo descrive il processo di produzione del Regolamento Consob 17221/2010, fino all’emanazione della sua versione definitiva, enfatizzando le differenze rispetto alla disciplina previgente. Il terzo capitolo mira a misurare gli effetti di ricchezza connessi allo svolgimento delle operazioni con parti correlate, contribuendo così a un duplice scopo. Il primo, più generale, di arricchire la letteratura empirica di un nuovo contributo incentrato sul mercato finanziario italiano, ancora, sotto quest’aspetto, poco studiato. Il secondo, più specifico, di valutare se il nuovo Regolamento abbia comportato un miglioramento in termini di effetti di ricchezza connessi allo svolgimento delle operazioni con parti correlate. Per fare ciò è stato raccolto un campione di 28 operazioni soggette a disclosure, e riguardanti acquisizioni e cessioni svolte nell’arco temporale compreso tra il 2004 e il 2014, anno 2010 escluso. Gli effetti di ricchezza sono stati misurati facendo ricorso alla metodologia di event study, applicata in maniera simile rispetto a quanto fatto dagli studi di Cheung, Rau, Stouraitis [2006], e Buysschaert Deloof, Jegers [2004]. I risultati ottenuti mostrano che le operazioni di acquisizione da parte correlata sono associate a una distruzione di valore per gli azionisti. La suddivisione del campione in due sotto campioni, pre e post approvazione del Regolamento, non mostra differenze statisticamente significative in termini di rendimenti. Dalla successiva analisi multivariata è emersa indicazione, per il solo campione di operazioni compiute post approvazione del Regolamento, circa la possibile relazione positiva tra rendimenti riconducibili alle operazioni e percentuale di amministratori indipendenti nominati nel consiglio di amministrazione. Figura, quest’ultima, su cui il Regolamento è incentrato.
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