Riassunto analitico
La valutazione della composizione chirale dei fitocannabinoidi nella pianta di cannabis riveste un'importanza particolare poiché gli effetti farmacologici degli enantiomeri (+) e (-) di questi composti sono completamente differenti. In letteratura sono presenti metodi basati su cromatografia liquida o a fluido supercritico con fasi stazionarie chirali per la separazione degli enantiomeri dei principali fitocannabinoidi decarbossilati, Δ9-tetraidrocannabinolo (Δ9-THC), cannabidiolo (CBD) e cannabicromene (CBC). Tuttavia, la pianta produce i corrispondenti precursori carbossilati, l'acido tetraidrocannabinolico (THCA), l'acido cannabidiolico (CBDA) e l'acido cannabicromenico (CBCA), i quali sotto l'azione di calore e/o luce perdono il gruppo carbossilico formando i corrispondenti derivati decarbossilati sopra menzionati. Tutti e sei questi fitocannabinoidi sono molecole chirali, quindi possono esistere sotto forma di più stereoisomeri. In particolare, THCA, CBDA, Δ9-THC e CBD hanno due centri chirali e ammettono 4 stereoisomeri: (+)-trans, (-)-trans, (+)-cis e (-)-cis. CBCA e CBC, invece, hanno un solo centro chirale, quindi possono esistere come due enantiomeri, (+) e (-). In questo lavoro è stato messo a punto un metodo di cromatografia liquida achirale per l'isolamento dei fitocannabinoidi d'interesse da estratti di cannabis, che sono stati poi analizzati su fase stazionaria chirale a fase inversa per la valutazione della composizione enantiomerica di ciascun fitocannabinoide. Lo sviluppo e l'ottimizzazione del metodo su fase stazionaria chirale è stato condotto utilizzando i singoli enantiomeri di ciascun composto. Non essendo disponibili commercialmente, è stata condotta la sintesi stereoselettiva degli enantiomeri puri (+) di trans-CBDA, trans-Δ9 -THCA, trans-CBD e trans-Δ9-THC. L'apparato cromatografico è stato accoppiato alla rivelazione UV e alla spettrometria di massa ad alta risoluzione (RP-HPLC-UV-HRMS). L'uso della fase stazionaria achirale durante l'isolamento dei picchi ha garantito l'assenza di interferenze che potrebbero potenzialmente coeluire con gli analiti di interesse nell'analisi chirale.
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