Riassunto analitico
La tesi riguarda il principio di trasparenza delle società di persone e capitali suddividendo l’elaborato in cinque capitoli. Inizialmente si descrive l’evoluzione normativa del principio di trasparenza che trova la sua prima collocazione nell’ordinamento italiano negli anni Settanta nel caso delle società di persone, mentre, per le società di capitali, è necessario attendere la riforma del 2003 per essere disciplinato nel nostro ordinamento. L’applicazione del principio di trasparenza è opzionale per le società di capitali, in questa argomentazione si è voluto fare riferimento anche alle società di capitali a ristretta base partecipativa, L’opzione per la trasparenza di suddette società è stata disciplinata dalla giurisprudenza dagli anni Novanta in poi. Ribadendo più volte nel contenuto della tesi che la tassazione per trasparenza delle società di persone dispone che i redditi di tali società sono imputati a ciascun socio, indipendentemente dalla percezione, proporzionalmente alla sua quota di partecipazione agli utili, si è approfondito il tema nel secondo capitolo, citando anche le principali sentenze della Corte di cassazione e Corte costituzionale relative alla tassazione per trasparenza. A seguito di una prima introduzione in materia, nel terzo capitolo si è voluto analizzare la fase procedimentale e processuale relativa alla dichiarazione della società trasparente e all’accertamento emesso dall’Amministrazione finanziaria in capo alla società e/o ai soci in caso di dichiarazione omessa, infedele o fraudolenta. Con riferimento alla fase processuale si è ampiamento descritto la fattispecie del litisconsorzio necessario che dal 2008 ha segnato una svolta fondamentale nel processo tributario poiché si stabiliva che le liti riguardanti gli accertamenti a società di persone e ai soci, coinvolti dalla “ricaduta” dell’atto impositivo societario sul proprio reddito personale, devono essere sottoposte al regime processuale del litisconsorzio necessario. Il quarto capitolo dell’asserto concerne l’opzione della trasparenza fiscale per le società di capitali che hanno determinati requisiti, nonché si descrive la fattispecie del riporto delle perdite e le principali sentenze della Corte di Cassazione in materia; Si è voluto fare riferimento all’opzione del consolidato che è alternativo all’applicazione del principio di trasparenza con un approfondimento sulle scelte di convenienza tra i due diversi tipi di istituti. Nell’ultimo capitolo della tesi si è descritto l’opzione della trasparenza in caso di società a ristretta base proprietaria che, anche in questo caso, è necessario rispettare dei requisiti soggettivi ed oggettivi per l’applicazione della fattispecie.
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