Riassunto analitico
L’obiettivo dell'elaborato è analizzare come è avvenuta la fondazione pacifica del primo stato Islamico e come il Profeta Muhammad (pace e benedizione su di Lui) lo ha rafforzato con riforme politiche, sociali e legislative creando una società multi-etnica e multi-religiosa dove diverse comunità condividevano lo spazio in pace. Si analizzano inoltre partendo dalla Carta di Medina i diritti e le libertà fondamentali riconosciute nell’islam per le minoranze religiose.
Esaminando gli atti, la legislazione del Profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui) e dei Califfati si dimostra quanto l’Islam sia tollerante, flessibile, discrezionale e promotore della pace. In secondo luogo si espone il processo di formazione della costituzione Pakistana avvenuta seguendo l’esperienza dello Stato di Medina e si analizza il processo di evoluzione dei diritti delle minoranze in Pakistan , l’abuso della legge sulla blasfemia, le problematiche e le sfide da superare. Infine si riporta il caso giurisprudenziale di Asia Bibi e la decisione storica del caso.
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Abstract
The purpose of the work is to analyze how the peaceful foundation of the first Islamic state took place and how the Prophet Muhammad (PBUH) strengthened it with political, social, and legislative reforms, creating a multi-ethnic and multi-cultural society where various communities coexisted peacefully. The fundamental rights and freedoms recognized in Islam for religious minorities are also analyzed starting from the Medina Charter. Examining the documents and legislation of the Holy Prophet (PBUH) and the Caliphs demonstrates how tolerant, flexible, discretionary, and peace-promoting Islam is. Secondly, in this paperwork, it is discussed the process of the formation of the constitution of Pakistan, which took place following the experience of the State of Medina. Furthermore, the process of evolution of the rights of minorities in Pakistan, the abuse of the blasphemy law and its challenges are also analyzed. To conclude, the jurisprudential case of Asia Bibi and the historical decision of the case are examined.
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