Riassunto analitico
Obiettivo di questa tesi è l’analisi della lingua tradotta e della multimodalità per scoprire caratteristiche interessanti nella presentazione promozionale di un prodotto estremamente legato alla cultura di un posto, quale è l’aceto balsamico. I materiali analizzati consistono delle versioni inglese ed italiana di diciotto siti web di acetaie nelle province di Modena e Reggio Emilia. Oggetto dell’analisi sono in particolare le homepage e le sezioni “Chi Siamo”, perché considerate essere le più rappresentative dell’identità culturale e dell’immagine aziendale. Per quanto riguarda la metodologia, la concezione monolitica della cultura di Hofstede è stata rifiutata, per sostenere invece il dinamismo culturale. Inizialmente, ho considerato solamente i testi di arrivo (inglesi) e la loro accettabilità nel sistema di arrivo. Successivamente, basandomi sulle indagini di Poppi (2012) e Salvi, Turnbull e Pontesilli (Bamford & Salvi 2007), ho cercato nei testi inglesi, anche attraverso il confronto con i testi originali, alcuni pattern linguistici che potessero compromettere la naturalezza della lingua tradotta e la sua comprensibilità per un pubblico non italiano. La multimodalità dei siti web è stata infine studiata per quello che riguarda aspetti di organizzazione, orientamento e presentazione. Dalle osservazioni iniziali sui testi risulta che l’enfasi sulla qualità del prodotto, la costruzione di un’atmosfera al di fuori dal tempo, l’uso di un lessico valutativo e del modello culturale della famiglia/tradizione sono efficaci e appropriati in un contesto internazionale. L’approccio al pubblico autoritario e distante è invece considerato inefficace dal punto di vista promozionale. Ritengo che gli errori grammaticali ripetuti non compromettano la comprensione del pubblico, coerentemente con la prospettiva di ELF. Tuttavia, i termini più fortemente legati alla cultura d’origine non godono di una spiegazione e contestualizzazione tali da poter essere facilmente compresi. I problemi linguistici legati alla traduzione da una lingua all’altra suscitano inoltre un senso di disagio nel pubblico, perché causano errori pragmatici che ostacolano la comunicazione. Infine, l’interazione tra immagini, testo e video riesce solo in alcuni siti a costruire un’atmosfera attraente che possa coinvolgere il pubblico, mentre in altri compromette l’efficacia comunicativa delle finalità aziendali.
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