Riassunto analitico
Le cheratosi attiniche rappresentano lo stadio più precoce nel processo di carcinogenesi che porta allo sviluppo del carcinoma squamocellulare in situ. Queste lesioni insorgono tipicamente su cute fotoesposta, all'interno del cosiddetto campo di cancerizzazione, un'area che presenta maggior rischio di trasformazione neoplastica a causa dell'accumulo di mutazioni dovute al fotodanneggiamento. Attraverso tecniche di imaging non invasivo quali la dermoscopia e la microscopia confocale a riflettanza (RCM) è possibile analizzare le caratteristiche morfometriche delle cheratosi attiniche. Vista la potenziale malignità del processo è dunque necessario utilizzare trattamenti terapeutici in grado di agire sia sulla cheratosi attinica sia sul campo di cancerizzazione circostante. L'obiettivo di questo studio è di confrontare l'efficacia di tre diversi trattamenti di campo (MAL-PDT, Picato e Zyclara) mediante l'ausilio di tecniche di imaging non invasivo come la dermoscopia e la microscopia confocale a riflettanza. In seguito a valutazione clinica e all'acquisizione delle immagini delle singole cheratosi attiniche mediante dermoscopia e RCM, i pazienti sono stati suddivisi nei diversi gruppi di trattamento: 17 pazienti sono stati sottoposti a MAL-PDT, 9 pazienti hanno ricevuto L'applicazione topica di Picato e 10 pazienti hanno utilizzato Zyclara; in tutti i gruppi è stato seguito il protocollo terapeutico previsto. Al follow up è stato eseguito un esame clinico dermatologico e sono state registrate le immagini dell'area trattata con le medesime tecniche di imaging. All'ispezione sono state conteggiate le cheratosi attiniche (TLC) per singolo paziente al tempo T0 e T1; nelle immagini acquisite al tempo T0 e T1 sono stati ricercati i parametri caratteristici delle cheratosi attiniche: per la dermoscopia è stata valutata l'estensione di pseudoreticolo infiammatorio, aree cheratosiche, squame di cheratina, follicoli ripieni di cheratina, ulcerazione; per la RCM è stata valutata l'estensione del pattern a nido d'ape, e la presenza di paracheratosi, cellule infiammatorie, esocitosi, cellule pagetoidi, elastosi e squama di cheratina. Ad ogni singolo parametro è stato assegnato uno score di tipo ordinale o binario. L'analisi ha mostrato una riduzione significativa del TLC dopo l'applicazione dei tre trattamenti (riduzione del TLC del 65% per MAL-PDT, del 63% per Picato e del 60% per Zyclara) con un miglioramento della maggior parte degli indicatori valutati. Zyclara dimostra una maggior efficacia se al T0 sono presenti cellule infiammatorie alla valutazione con RCM. I tre trattamenti si dimostrano percìò efficaci sia nel ridurre il numero di lesioni macroscopicamente visibili, sia nel migliorare i parametri valutati tramite imaging non invasivo, quali indicatori del danno attinico a carico del campo di cancerizzazione. La presenza di un maggior grado di infiammazione al T0 è risultata un predittore di efficacia per Zyclara, molto probabilmente a causa di un potenziamento del meccanismo d'azione del farmaco.
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